Cronaca

Uno spettacolo teatrale diversamente uguale

Sette ospiti della Cooperativa Santa Federici e Maria Storti, 8 della Comunità I Gira Soli collegata alla Fondazione Busi di Casalmaggiore con l’aggiunta di 4 ragazzi esterni saliranno sul palco del comunale per un'iniziativa promossa dal Rotary.

Da sinistra: Meneghetti, Vacchelli, Cirelli e Amico
CASALMAGGIORE – Uno spettacolo teatrale interamente messo in scena da ragazzi disabili: per la precisione da 7 ospiti della Cooperativa Santa Federici e Maria Storti, 8 della Comunità I Gira Soli collegata alla Fondazione Busi di Casalmaggiore con l’aggiunta di 4 ragazzi esterni (una, la più piccola, frequenta la scuola media Diotti), a conferma dell’inclusività come base di fondo del progetto, anzi di uno spettacolo teatrale diversamente uguale. Dal Teatroinmovimento, compagnia che mise in scena una sorta di spettacolo zero lo scorso anno, all’Hacademia Teattrazione, che darà continuità all’iniziativa sabato sera alle ore 21 con ingresso gratuito al Teatro Comunale di Casalmaggiore, i punti in comune non mancano: in primis il Rotary Casalmaggiore Oglio Po, che con il presidente per la stagione in corso Francesco Meneghetti ha proseguito il lavoro già ideato dodici mesi fa da Carlo Stassano; in secondo luogo il coinvolgimento appunto delle cooperative del territorio (“con ragazzi non solo di Casalmaggiore” è stato evidenziato). Infine, ma si tratta forse della figura più importante, il lavoro di Jim Graziano Maglia, definito come un sarto dell’anima per i ragazzi coinvolti, che con loro ogni lunedì da ottobre fino a poche settimane fa, ha impostato presso i locali di Santa Chiara un lavoro di iniziazione al teatro, dando modo anche a chi è colpito da disabilità gravi di superare queste barriere, di aprirsi verso il mondo ed essere visto, e trattato, come un attore e, prima ancora, come una persona normale.
“Si tratta del punto di arrivo di un percorso iniziato qualche mese fa – ha precisato Meneghetti – e che come Rotary abbiamo sostenuto anche economicamente: rispetto allo scorso anno abbiamo provato a pensare a migliorie e infatti passare dal Teatroinmovimento, dove la componente ginnica era prevalente, a Teattrazione significa per noi dare maggiore risalto anche alla componente artistica dello spettacolo, che dovrebbe durare all’incirca un’ora e quindici minuti. Ma il bello è che con questi splendidi ragazzi ogni rappresentazione è diversa dall’altra, perché ci mettono del loro e creano varianti creative: e in fondo questa è anche la natura del teatro”. Alla conferenza stampa di presentazione di mercoledì mattina presso i locali del Busi erano presenti, oltre a Meneghetti, che ha confermato il sostegno all’iniziativa per l’anno prossimo (“credo che il prossimo presidente del Rotary seguirà questo solco, ma in caso come azienda “fabbricadigitale” siamo disposti a sponsorizzare in prima persona), il presidente della Fondazione Busi Franco Vacchelli, e ancora Cristina Cirelli in rappresentanza della Santa Federici e della Cooperativa Maria Storti e Roberto Amico per la Comunità Gira Soli. “Anche quando sono emerse alcune problematiche in questi mesi – hanno spiegato i presenti – siamo sempre stati in grado di tenere presente il fine ultimo e l’interesse più importante, quello dei ragazzi: in nome di questo abbiamo superato gli ostacoli e siamo andati avanti nel progetto senza tentennare mai”. Vacchelli in particolare ha sottolineato “l’entusiasmo dei ragazzi, perché il teatro è stato un modo per regalare loro una esperienza diversa rispetto al quotidiano e, tutto sommato, un avvicinamento alle attività del mondo reale”. Roberto Amico, invece, ha parlato di “momenti di terapia ma anche di cultura, che hanno rigenerato il concetto di disabilità, rendendo questi ragazzi risorse e valori aggiunti. Dobbiamo distinguere il piano del sogno da quello della realtà: era un sogno avere una compagnia teatrale pressoché stabile di ragazzi disabili, ma da due anni a questa parte è divenuto realtà”.
Haca Rap, questo il titolo della rappresentazione, sta per Hacamedia Radioproduzioni, e riproduce l’ambiente di una radio privata, dove la musica, con la sua capacità terapeutica, sarà l’essenza e la molla per gli stessi ragazzi in scena. Musiche che, peraltro, sono state composte appositamente per l’occasione, dunque sono originali, da parte di Ettore Stefanoni, Pierpaolo Vigolini e Perry Magnani: alcune saranno addirittura suonate dal vivo, per un vero e proprio spettacolo poliedrico. “La musica è stata la componente di maggiore trasporto emotivo per i ragazzi” hanno precisato sia Cirelli che Amico. Anche la scenografia e i pannelli artistici, pensati per l’occasione e opera di Vanni Braga, sono una primizia. La regia è ovviamente di Jim Maglia. Cirelli ha ringraziato in particolare, oltre a chi si è speso per questa iniziativa, lo stesso Meneghetti: “Carlo Stassano ha fatto una grande cosa l’anno scorso – ha ricordato – dato che arrivava dal campo della disabilità, che ha sempre studiato e conosciuto. Meneghetti invece si affacciava a questo mondo, ma non si è tirato indietro. Non era scontato”. Per quanto riguarda Maglia, Amico ha sottolineato “la sua capacità di dialogare con i ragazzi, a volte anche arrabbiandosi: è sbagliato trattarli come se fossero cristalli. Vanno trattati in maniera molto normale, come persone normali. E in questo Jim Maglia è stato strepitoso sia l’anno scorso che quest’anno”. Tutti i presenti hanno concordato infine su un dato: “Sarà importante riempire il teatro sabato – è stato ricordato – ma l’entusiasmo che i ragazzi hanno messo nella preparazione rappresenta già un successo, comunque vada. Il maggior dividendo, che non è economico, lo abbiamo già portato a casa tutti. Forse prima noi, per la soddisfazione ricevuta, che gli attori stessi”. I quali ovviamente sono i primi a sperare in un Comunale gremito sabato sera.
Giovanni Gardani 

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