Politica

Rivarolo Mantovano, ora lo strappo da Foedus è ufficiale La vicenda forse in Tribunale

Il divorzio comunque adesso è ufficiale ed è avvenuto nella sede dove solitamente il Sindaco celebra le unioni civili. Sarà anche per questo che Massimiliano Galli non ha ceduto al desiderio della gente di spostare la riunione del Consiglio comunale in un salone che potesse ospitare il gran numero di persone.

Nella foto il consiglio comunale di Rivarolo Mantovano

RIVAROLO MANTOVANO – Come per tutte le separazioni anche la fuoriuscita di Rivarolo Mantovano da Foedus potrebbe conoscere strascichi giudiziari. Il sindaco del Comune mantovano Massimiliano Galli dopo aver fatto votare alla sua maggioranza l’atto ufficiale lunedì sera ha spiegato che non vi è un rischio di penali in quanto dalla convenzione erano ormai passati 10 anni e di conseguenza ognuno era libero di andare dove voleva, senza ostacoli, Parere diverso della controparte secondo cui l’Unione, con l’attuale denominazione “Unione Lombarda Foedus”, aveva solo 5 anni di vita quindi con le regole e i vincoli ancora in pieno vigore.

Il divorzio comunque adesso è ufficiale ed è avvenuto nella sede dove solitamente il Sindaco celebra le unioni civili. Sarà anche per questo che Massimiliano Galli non ha ceduto al desiderio della gente di spostare la riunione del Consiglio comunale in un salone che potesse ospitare il gran numero di persone, che lunedì sera non ha voluto perdersi l’atto finale di questa contestatissima separazione. “Questa è la sede istituzionale, e quindi il luogo più opportuno” ha motivato la scelta il sindaco, anche se molti sono convinti che si sia trattato di una mossa strategica per evitare la “caciara” di venerdì scorso in sala polivalente, dove gli inviti ad andarsene a casa seppellivano inesorabilmente e fragorosamente le sue parole.

Con otto voti a favore il Consiglio Comunale di Rivarolo dunque ha approvato il punto 2 all’ordine del giorno concernente la fuoriuscita dall’Unione Foedus, mentre tutti e tre i componenti della minoranza lasciavano polemicamente l’aula, vanamente invitati dal sindaco a rientrare almeno per discutere le due ultime mozioni in calendario. Inutile attesa e il Consiglio è terminato lì, con un telefonino dimenticato sui banchi da un consigliere dissidente e con la fretta di andarsene. Il pubblico è rimasto ancora per qualche minuto, quasi paralizzato dal finale della rappresentazione come sperando che la decisione potesse ancora rientrare come aveva chiesto il consigliere Raffaele Milani quasi supplicando il sindaco dal recedere dalla decisione.

Carabinieri e il comandante della Polizia locale si sono limitati a controllare la situazione anche perché rispetto alla volta scorsa solo un grido si è alzato tra i presenti: “Pagliacci”, rivolto chiaramente ai componenti della Giunta. Alla fine il sindaco Galli appariva tranquillo e sereno affiancato dalla mamma, la quale ha sottolineato che “la matematica non è un’opinione”, quasi a voler ribadire la correttezza del figlio nell’aver saputo conteggiare gli svantaggi economici e le perdite che  una unione con Foedus significavano per la collettività. Tutto questo mentre nel corridoio del Comune tra i dipendenti delusi e amareggiati, il Presidente Foedus Davide Caleffi si limitava a mormorare: “Ci siamo liberati”.

Rosario Pisani

© Riproduzione riservata
Caricamento prossimi articoli in corso...