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Bozzolo, minoranze all'attacco "Meglio il commissario dei poltronai di partito"

"Chi oggi lacrima in consiglio comunale - si legge nel comunicato - dovrebbe smettere di assolversi dall’unico grande errore che ha fatto: giocare una partita con la presunzione di aver strumenti e capacità che non si possedevano".

Nella foto l'ultimo consiglio di Bozzolo

BOZZOLO – “Le dichiarazioni lette martedì sera dall’assessore Pasetti appaiono assai confuse e volutamente omissive della realtà dei fatti”. Inizia così il comunicato stampa delle minoranze del consiglio comunale di Bozzolo dopo la caduta della giunta a causa della mancata approvazione del bilancio.

“Con l’arroganza che l’ha contraddistinta – prosegue il comunicato riferendosi a Pasetti – sin dai primi consigli comunali durante i quali, con risatine e occhi alzati al cielo, ammoniva saccente i consiglieri nei banchi di opposizione ancora oggi si erge a moralizzatrice e custode dell’etica: chissà dov’era la sua etica o la nuova politica quando, partendo per alcuni mesi per l’estero, chiedeva comunque di percepire il suo indennizzo in quanto assessore. Ciò che preme, in verità, a questo comunicato congiunto del gruppo Noi di Bozzolo, dei consiglieri Scognamiglio e Nardi, non è tanto ricambiare con medesimo livore e gratuite offese l’ex assessore, quanto portare alla luce la verità dei fatti”.

“La lista Cambiamo Bozzolo – si legge – è nata con un inganno, smascherato da due sentenze ma perpetrato tra falsità e inciuci dagli stessi che il giorno dopo la sentenza del decaduto hanno invertito la rotta politica tracciata congiuntamente al loro sindaco nei mesi precedenti. Poltronai. Chi non era attaccato alla sedia, oggi tanto vituperato, si è alzato indignato davanti all’inganno giurato e spergiurato. Dov’è la nuova politica in chi si affida ai vecchi metodi? La Pasetti mente ed omette quando dice che le opposizioni non hanno dato chance a questa maggioranza. I consiglieri sono stati convocati in tutte le salse: prima in gruppo, poi singolarmente, senza nessuna nota sulle ragioni della convocazione, quasi fosse la fidanzata a chiamarli a rapporto e non un sindaco Facente Funzioni. Non solo: la loro presenza è stata strumentalizzata e rigurgitata quando la maggioranza, incapace di comprendere cosa sia un accordo, il giorno dopo accusava di slealtà chi ha sempre parlato chiaro. Noi di Bozzolo aveva offerto la propria collaborazione ancor prima della sentenza di ineleggibilità, dichiarando pieno sostegno al sindaco facente funzioni sia qualora fosse Scognamiglio sia Nardi, quando il giudizio si fosse palesato. Ma il PD ha voluto far gioco forte, voleva la bandiera: così facendo hanno perso due elementi chiave della maggioranza nonchè i due esponenti più votati della lista. Chi è, quindi, quello legato alle logiche di partito: noi che eravamo pronti ad un intervento trasversale o loro che volevano il cappello piddino sul comune?”.

L’attacco all’assessore prosegue. “La Pasetti rivendica autonomia delle decisioni del gruppo e senso di responsabilità ma dov’era quando la minoranza proponeva l’uscita da Foedus con un proprio emendamento e lei votava contro salvo cambiare idea a meno di un mese di distanza? Ma veniamo al bilancio. La Nolli ha avuto l’ardire di convocare le opposizioni non per discutere di bilancio, ma per chiedere loro di astenersi al voto. E’ forse questo l’atteggiamento di collaborazione? Da più parti sono giunte proposte: il consigliere Nardi ha chiesto che venissero redistribuite le deleghe. Respinto. Il consigliere Scognamiglio ha chiesto la rinuncia degli emolumenti da parte della facente funzioni e assessori con lo scopo non solo concretamente di dirottare il denaro al sociale, ma anche simbolico di collaborazione vera. Respinto. Da ultimo il consigliere Marcante con un emendamento al bilancio. Respinto e sbeffeggiato durante il consiglio con proposte da fanta-bilancio e spostamenti di investimenti che nemmeno al gioco di monopoli si sono mai visti”.

“Chi oggi lacrima in consiglio comunale – conclude il comunicato – dovrebbe smettere di assolversi dall’unico grande errore che ha fatto: giocare una partita con la presunzione di aver strumenti e capacità che non si possedevano. E partendo proprio da questa osservazione che riteniamo che l’avvento del commissario non sia una piaga d’Egitto: un bilancio stilato senza un indirizzo politico amministrativo chiaro ma solo con il contributo, preziosissimo, del tecnico non può che esser un segno di manifesta incapacità. Il bene di Bozzolo passa anche da qui: ammettere che non si era in grado di assolvere al compito richiesto, con umiltà partire dal basso e saper portar rispetto anche a chi non ha pezzi di carta altisonanti alle pareti ma l’esperienza di vita come biglietto da visita”.

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