Politica

Sabbioneta, per il cda della Gonzaga la minoranza non nomina nessuno per protesta

“Sia sul discorso asilo Braga che sulla Fondazione Isabella Gonzaga - prosegue poi Tognini - il sindaco ha dimostrato di non voler tutelare i nominati all'interno dei rispettivi cda. Come per la Braga, per l'Isabella Gonzaga ha atteso che altri facessero il suo "lavoro" portando di fatto le singole persone a dimettersi".

SABBIONETA – Nessun consigliere d’opposizione è stato nominato all’interno del cda della Fondazione Braga di Sabbioneta, dopo le note polemiche dei mesi scorsi che hanno portato alle dimissioni volontarie da parte del presidente Sara Malagola. “Con la presente sono a comunicarle che la posizione del mio gruppo sarà di non esprimere nessun nome “nostro” relativo al consigliere “spettante” alle opposizioni – ha scritto il consigliere di minoranza Pierpaolo Tognini al sindaco Aldo Vincenzi, che aveva posto la richiesta allo stesso gruppo consiliare – . La decisione segue la linea intrapresa tempo fa che ci vede emarginati, nonostante la nostra ferma volontà di operare per il bene della comunità – e l’operato alla Braga del Prof. Razzini ne è la dimostrazione – dall’operato suo e della sua giunta. Per questo non esprimeremo nessun candidato visto che in passato lo abbiamo già fatto, ma non abbiamo notato il lei la voglia di collaborare veramente insieme e tutelare i “nostri” nominati”.

“Sia sul discorso asilo Braga che sulla Fondazione Isabella Gonzaga – prosegue poi Tognini – il sindaco ha dimostrato di non voler tutelare i nominati all’interno dei rispettivi cda. Come per la Braga, per l’Isabella Gonzaga ha atteso che altri facessero il suo “lavoro” portando di fatto le singole persone a dimettersi denotando così una sostanziale differenza rispetto a quanto lo stesso sindaco dichiarava in consiglio comunale. Infatti se nelle riunioni informali, nei consigli comunali egli continuava a professarsi sicuro delle azioni che poteva intraprendere per risolvere le questioni sorte in seno ai singoli cda, poi tentennava tanto da portare alla fattiva rottura, non più sanabile, degli stessi facendo assumere ai componenti dei consigli d’amministrazione delle azioni proprio che ponevano fine alle “problematiche” presentando le dimissioni. Il nostro gruppo consiliare vuole che sia chiaro che non esprimerà nessun nome perché abbiamo la certezza che qualora venisse accettato non sarebbe tutelato dal Sindaco e dalla sua giunta proprio come in effetti è successo. Invitiamo altresì il sig. Sindaco di Sabbioneta ad essere più risolutivo e d’intervenire subito al primo sorgere di problematiche e di non lasciare che altri facciano il “lavoro” per lui. Sabbioneta ha bisogno di scelte decise e concrete”.

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