Cronaca

Mario Casati, una delle vittime italiane a Nizza, gestì il bar Odeon di Bozzolo

Proprio nel comune mantovano Casati visse a lungo, sposandosi pure con Rina Cerati (ragazza del paese che morì poi negli anni ’80, episodio a seguito del quale Mario Casati non volle più risposarsi): un matrimonio dal quale nacquero le figlie Dania e Ilda, impegnate a lungo nelle ricerche negli ultimi tragici giorni in Francia.

BOZZOLO – Aveva vissuto a Bozzolo per alcuni anni, Mario Casati, uno dei sei italiani morti nell’attentato di Nizza nella serata di giovedì 14 luglio. L’uomo, 92 anni, era residente nella provincia di Monza Brianza e naturalmente per questo motivo è stato indicato come proveniente da quella zona della Lombardia dai media nazionali. Tuttavia Mario Casati, dal 1947 al 1956, dunque nel Secondo Dopoguerra, fu gestore del cinema Odeon di Bozzolo.

Proprio nel comune mantovano Casati visse a lungo, sposandosi pure con Rina Cerati (ragazza del paese che morì poi negli anni ’80, episodio a seguito del quale Mario Casati non volle più risposarsi): un matrimonio dal quale nacquero le figlie Dania e Ilda, impegnate a lungo nelle ricerche negli ultimi tragici giorni in Francia. Dania peraltro avrebbe dovuto raggiungere il padre a Nizza nei giorni della manifestazione presso la Promenade des Anglais, ma per un contrattempo rinunciò alla trasferta, salvandosi probabilmente la vita.

Già a metà anni ’80, quando Rina Cerati morì, la famiglia Casati si era trasferita in Brianza, dove ha continuato a vivere in questi anni, regalandosi qualche momento di svago proprio a Nizza, dove Mario aveva acquistato due appartamenti, uno per sé e uno per la figlia Dania. A Bozzolo peraltro Mario Casati tornava spesso, ad esempio per la fiera di settembre, quando si fermava anche per diversi giorni, senza dimenticare le tante amicizie lasciate proprio nel comprensorio Oglio Po, confermando il suo legame con Bozzolo, dove si era trasferito nel Secondo Dopoguerra, appunto, mettendo subito in mostra grandi doti imprenditoriali e aprendo la seconda sala cinematografica, a quel tempo, di tutta la provincia virgiliana.

A quel periodo si deve infatti il detto “Set de Bosul? Sentat zo” (sei di Bozzolo? Siediti), dovuto proprio alla presenza del cinema Odeon e alla frase ripetuta dalle maschere. Peraltro Mario Casati è stato ospite di amici per una rimpatriata bozzolese soltanto il mese scorso. Bruno Tininini, edicolante di Via Bonoldi, che gli subentrò nella gestione del cinema teatro Odeon e gli stessi amici lo ricordano ora con dolore e affetto. L’uomo dovrebbe essere sepolto nella zona milanese, come ha espressamente chiesto ai figli, per stare vicino alla moglie Rina che, come detto, è morta dopo che la famiglia Casati-Cerati si era trasferita a Milano e poi in Monza-Brianza.

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