Festa dei Popoli a Viadana, incontro di culture per dare un calcio al razzismo
L'associazione Rete Rosa ha preparato tutto alla perfezione facendo intervenire gente del Gambia, del Messico, e ancora di Marocco, Nigeria, Costa d'Avorio, Camerun e dall'India dando loro uno spazio specifico affinché potessero raccontare ciascuno qualcosa inerente la propria cultura, i costumi e le tradizioni.
VIADANA – Se si continuassero a provare sentimenti di razzismo o preconcetti ideologici anche dopo avere assistito alla Festa dei Popoli di Viadana, allora probabilmente significherebbe essere di fronte ad un accanimento psicologico da curare. Sabato pomeriggio nella piazza a fianco della Chiesa del Castello, dinnanzi alla caserma dei carabinieri, si è assistito ad uno dei migliori eventi mai realizzati a Viadana.
In un misto di profumi di cucina, di olii vegetali, incenso, tra il fruscio di sete orientali e le percussioni ritmiche di musiche africane si sono incontrate etnie differenti in un intrattenimento che ha unito cultura, arte, eleganza e gastronomia. L’associazione Rete Rosa ha preparato tutto alla perfezione facendo intervenire gente del Gambia, del Messico, e ancora di Marocco, Nigeria, Costa d’Avorio, Camerun e dall’India dando loro uno spazio specifico affinché potessero raccontare ciascuno qualcosa inerente la propria cultura, i costumi e le tradizioni.
Ne è uscito un quadro estremamente piacevole ed interessante dove i viadanesi in primis hanno potuto conoscere le usanze dei cosiddetti extracomunitari (molti dei quali comunque già “italianizzati”), che sembrano stare su un altro pianeta: belli, eleganti, affascinanti e sopratutto colti e raffinati. Di certo, alla fine di questa festa, qualcuno potrà continuare a dire che le persone con quel colore di pelle sono differenti. Certamente lo sono, perché stanno una spanna sopra rispetto a coloro che magari continuano a disprezzarli.
Rosario Pisani