Cronaca

Una tecnologia innovativa a laser contro calcolosi urinaria sperimentata all'Oglio Po

Il laser ad olmio permette al chirurgo di trattare anche le neoplasie superficiali della vescica e delle vie escretrici superiori; la stenosi dell'uretra, del giunto pielo-ureterale fino ad arrivare al trattamento di patologie prostatiche.

VICOMOSCANO (CASALMAGGIORE) – Alcuni giorni fa, per la prima volta, l’equipe composta da Luigi Benecchi (urologo), Emanuele Gabba (anestesista), Giordana Marchini e Valentina Lodi Rizzini (infermiere), ha eseguito una delicata operazione per un calcolo ureterale ostruente, con l’utilizzo di un potente laser ad olmio.

Il laser, installato da poco presso l’ospedale di Oglio Po, è uno strumento innovativo, utilizzato in tutte le strutture all’avanguardia in ambito urologico. “La calcolosi urinaria, oltre a causare improvvise coliche reno-ureterali – spiega Carlo Del Boca (direttore UO Urologia ASST di Cremona) – può determinare infezioni e ostruzioni delle vie urinarie, con successiva riduzione della funzione renale. Grazie a questo nuovo laser, l’invasività dell’intervento è ridotta al minimo: i calcoli ureterali ostruenti si frantumano e polverizzano per via endoscopica. Anche i tempi di recupero per il paziente migliorano notevolmente”. Non solo calcoli, il laser ad olmio permette al chirurgo di trattare anche le neoplasie superficiali della vescica e delle vie escretrici superiori; la stenosi dell’uretra, del giunto pielo-ureterale fino ad arrivare al trattamento di patologie prostatiche.

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