Forza Italia e le ragioni del No: l'eurodeputata Lara Comi sabato a Casalmaggiore
“La riforma non porta benefici economici - ha chiosato Ferroni - ma spacca l’Italia: noi invitiamo tutti i cittadini a dire no. Lo faremo sabato con Lara Comi, che presenterà anche il suo libro “AAA Lavoro Offresi” e darà soprattutto il via alla nostra campagna informativa".
CASALMAGGIORE – Una europarlamentare a Casalmaggiore: Lara Comi sabato pomeriggio sarà in città, invitata dal locale circolo di Forza Italia, in vista del referendum costituzionale del 4 dicembre e, nel mentre, anche per presentare il suo ultimo libro. L’iniziativa è stata presentata domenica mattina da Roberto Cavalli, coordinatore di Forza Italia a Casalmaggiore, e da Fabio Ferroni, fratello del consigliere comunale Orlando e vicecoordinatore provinciale (di fatto il numero 2 dopo Mino Jotta).
“Iniziamo anche sul nostro territorio la campagna informativa – ha spiegato Cavalli – per esplicitare le ragioni del No al referendum, cercando di fare informazione capillare onde evitare la confusione che si è creata negli ultimi tempi e provando a dirimere alcuni tecnicismi che, di certo, non aiutano nella scelta. Sarà un lavoro territoriale e locale, alla pari di quello che, in altri comuni d’Italia, Forza Italia sta già impostando”.
L’eurodeputata Comi arriverà come detto sabato dalle 17.30 al Caffè Royal di via Cavour, nella sala conferenza appositamente prenotata. “Le ragioni del No non appassionano solo Forza Italia – ha precisato Cavalli – ma lo stesso Pd e la stessa sinistra sono divisi: la manifestazione di Piazza del Popolo dimostra che una certa parte della sinistra ha preso le distanze da questa riforma e noi condividiamo alcune motivazioni. Su tutte il fatto che una riforma dovrebbe unire e non lacerare il Paese, come invece sta facendo. Si tratta di un testo che si schianta contro la volontà dei padri costituenti. Una Costituzione migliore è possibile, ma non si fa a colpi di maggioranza o con un referendum”.
Il rischio, sempre secondo Cavalli, è di avere meno democrazia. “Vi sarebbe meno equilibrio, ossia non vi sarebbero più contrappesi adeguati: col 15% il partito vincente potrebbe decidere tutto, quindi si crea il rischio del premierato assoluto. Meno democrazia significa anche meno efficenza e il paventato risparmio sui costi della politica, in realtà non vi sarebbe. Non è un referendum contro Renzi, non vogliamo che passi questo messaggio, ma entriamo nel merito della questione. E del resto è stato lo stesso premier a legare la sua persona a questa votazione. Quello che è importante è che il risultato del referendum venga poi rispettato, non come accaduto con quello sull’acqua pubblica, dove il parere del popolo è stato calpestato”.
Ferroni si è soffermato su alcune questioni: “Il Senato diverrebbe ente di secondo livello, dunque i cittadini non potrebbero più votarlo direttamente. E questo è già un duro colpo alla democrazia. La Costituzione si migliora, ma non va snervata: piuttosto poteva avere senso tagliare il 50% delle due Camere, non del solo Senato. Anche sul vitalizio ai politici italiani, la soluzione sarebbe semplice: facciamo la media dei vitalizi dei politici europei e applichiamola ai nostri. Sottolineo che il quorum non c’è, e dunque è importante andare a votare: chiunque vinca, mi piacerebbe che il Sì o il No – e io ovviamente parteggio per quest’ultimo – avessero numeri importanti, ossia che vi sia un’alta rappresentanza dei cittadini nella scelta finale. Renzi, purtroppo, è un incantatore di serpenti: è molto bravo a fare promesse, gliene do atto, ma non conclude”.
“La riforma non porta benefici economici – ha chiosato Ferroni – ma spacca l’Italia: noi invitiamo tutti i cittadini a dire No. Lo faremo sabato con Lara Comi, che presenterà anche il suo libro “AAA Lavoro Offresi” e darà soprattutto il via alla nostra campagna informativa, che passerà anche da banchetti e dall’utilizzo del sito web del nostro circolo. Vi terremo informati sulle prossime iniziative”.
Giovanni Gardani