Cultura

Torna grazie al Rotary Cop il progetto per fare teatro con i ragazzi disabili

L'auspicio espresso durante la presentazione è quello di rendere stabile questo servizio facendolo diventare costante ed autonomo. I primi giorni di maggio le prove e gli incontri dell'annata sfoceranno concretamente nella rappresentazione di uno spettacolo.

CASALMAGGIORE – “Tutti siamo diversamente uguali”, Con questa straordinaria riflessione, che poi è diventata il motto di tutte le iniziative sin qui proposte, il Rotary Club Casalmaggiore Oglio Po ha presentato giovedì mattina in Santa Chiara il nuovo servizio a favore di chi è colpito da disagi fisici e psichici.

Dopo il tennis in carrozzina che l’estate scorsa conquistò molte adesioni e approcci, adesso ritorna l’idea di fare teatro con gli ospiti dell’Istituto Santa Chiara. Un progetto che ebbe inizio con Carlo Stassano sotto il nome di Teatro in Movimento, poi diventato sotto la presidenza rotariana di Francesco Meneghetti “Accademia Teattrazione”, per significare una rappresentazione attrattiva e un modello che possa crescere in futuro. Con una formula consolidata che è quella degli incontri settimanali tra i ragazzi e il regista Paolo Manici, proveniente da Parma sempre in Santa Chiara, grazie alla disponibilità della direttrice Antonella Maccagni per la concessione degli spazi.

A presentare il progetto l’attuale presidente rotariano Daniel Damia che aveva a fianco la vice coordinatrice della cooperativa Santa Federici Gabriella Tentolini, l’educatrice Chandra Silenzi e il presidente della Fondazione Busi Franco Vacchelli. L’auspicio espresso durante la presentazione è quello di rendere stabile questo servizio facendolo diventare costante ed  autonomo. I primi giorni di maggio le prove e gli incontri dell’annata sfoceranno concretamente nella rappresentazione di uno spettacolo all’interno del suggestivo Teatro Comunale di Casalmaggiore, dove il pubblico potrà rendersi conto del lavoro e dei risultati ottenuti dai ragazzi affetti da disagio. Quest’anno poi è stata chiesta la collaborazione ad una Compagnia teatrale chiamata “Improgramelot” di Reggio Emilia, che promuove e promulga la tecnica teatrale attraverso la quale saper utilizzare il corpo, la voce, la fantasia abituando contemporaneamente la disponibilità e l’abitudine all’ascolto.

Rosario Pisani

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