Fiume Po, la piena al culmine all'alba di lunedì. Ma i livelli sono inferiori al previsto
Anche Aipo, già da sabato sera, aveva tranquillizzato le varie amministrazioni: scongiurato insomma il pericolo, grazie al fatto che le precipitazioni hanno interessato solo il versante ligure del Piemonte e non le Alpi Lombarde, ad esempio, altrimenti la preoccupazione sarebbe stata molto più alta.

CASALMAGGIORE – La piena del fiume Po ha raggiunto il proprio culmine, come previsto, lunedì mattina all’alba a Casalmaggiore. Alle 6.30 il Grande Fiume è arrivato a toccare quota 5.60 metri e due ore dopo il calo, per quanto molto lento, era già sensibile, essendo il livello dell’acqua diminuito di 4 centimetri.
Si tratta dunque di un’onda molto lunga di piena che, in quanto tale, sta calando con grande lentezza. A Cremona il calo è stato di 80 centimetri rispetto al pomeriggio di domenica, a Piacenza, dove la piena è passata sabato, di circa 2 metri. Come detto, a Casalmaggiore la piena non ha toccato i record storici ed è rimasto ben al di sotto di quota 6.80, raggiunta due anni fa sempre a novembre. “E’ una buona piena, importante, ma per fortuna non pericolosa – ha spiegato l’uomo del Po Graziano Lanzetti – dato che siamo rimasti quasi un metro e mezzo al di sotto dei livelli del 2014”. La Protezione Civile è stata comunque allertata con i vari gruppi che, non solo a Casalmaggiore ma in tutto il Casalasco, erano in preallarme per possibili interventi, legati soprattutto all’apertura di fontanazzi.
Anche Aipo, già da sabato sera, aveva tranquillizzato le varie amministrazioni: scongiurato insomma il pericolo, grazie al fatto che le precipitazioni hanno interessato solo il versante ligure del Piemonte e non le Alpi Lombarde, ad esempio, altrimenti la preoccupazione, considerata la portata dei tanti affluenti, sarebbe stata molto più alta. Ricordiamo che la piena storica del 17 ottobre 2000 toccò quota 8.14, risultando la più importante di sempre. In quella circostanza la portata del Po fu di 13mila metri cubi al secondo, superando gli 11mila metri cubi al secondo di portata registrati nel 1951. Questa volta il Po, per intenderci, non ha nemmeno raggiunto il livello di allerta 3.
Intanto non mancano i curiosi lungo l’argine: nonostante sia una visione che si manifesta abbastanza frequentemente, specialmente nel mese di novembre, tanti hanno approfittato domenica della giornata festiva e hanno scelto come meta della loro passeggiata domenicale proprio la zona del Lido di Casalmaggiore per rendersi conto di dove l’acqua fosse arrivata. Un livello che aveva già sommerso il parco giochi davanti alla sala Lido e che ha allontanato le barche e i motoscafi dall’ormeggio accanto alla banchina. La polizia locale ha provveduto a transennare le discese per impedire alla gente di avvicinarsi troppo. Divieti puntualmente ignorati da ragazzi e adulti che pur di dimostrare coraggio e imprudenza entravano con le scarpe nell’acqua imitati naturalmente dai bambini. In ogni caso la piena è passata all’alba e ora, piano piano, le acque come sempre si ritireranno.
Giovanni Gardani-Rosario Pisani