Cronaca

AMURT e ARCES impegnate in centro Italia. Due realtà, un unico grande cuore

Da citare anche tutte quelle realtà che, in area Oglio Po, si sono attivate con raccolta fondi. Avis, gruppi sportivi, associazioni di paese, associazioni di volontariato. Davvero impossibile nominarle tutte

CASALMAGGIORE – Ci sono altre due realtà impegnate in maniera assidua nell’aiuto ai terremotati impegnati a far fronte oltre che alle conseguenze dell’earthquake a quelle più immediate dell’emergenza neve. La prima è di Casalmaggiore. Invero (come pure la seconda di cui vi parleremo) ha una rete nazionale, ma il presidente è il casalese Paolo Bocchi: “Amurt – spiega Bocchi – è impegnata da mesi nei soccorsi ad Amatrice. Attualmente stiamo raccogliendo fondi per acquistare stufe a pellets per far fronte al grande freddo”. Lo stesso presidente è stato, negli ultimi tempi in centro Italia a consegnare quanto raccolto e a chiudere una grossa operazione di solidarietà, operazione da 120 mila euro, per l’acquisto di un’Autoemoteca, un’ambulanza per i prelievi di sangue, per l’Avis di Amatrice. Amurt ha coordinato la raccolta fondi per un’operazione che – inizialmente – vista l’ingente cifra, sembrava impossibile. Ma grazie alla collaborazione di realtà locali e nazionali, l’autoemoteca dovrebbe già essere operativa in primavera. E Amurt non si ferma. L’obiettivo è adesso l’acquisto di stufe che verranno consegnate personalmente a famiglie che ne hanno la necessità.

La seconda realtà impegnata in maniera assidua in Centro Italia è quella di ARCES dell’ex presidente Giuseppe Guarino. ARCES, insieme all’amministrazione Viadanese fu la prima a mobilitarsi in area Oglio Po con la raccolta di beni di prima necessità consegnati direttamente sul luogo. L’ultima opera di Arces è stata l’acquisto di un modulo abitativo (1500 euro) per l’area terremotata. Ed il lavoro di ARCES prosegue anche in questi giorni per fare fronte alle necessità di quelle terre martoriate. Guarino – nonostante la sua presidenza sia cessata – non ha smesso di lanciare appelli e di lavorare in maniera attiva. Nuove iniziative sono in programma.

Infine sono da citare tutte quelle realtà che, in area Oglio Po, si sono attivate con raccolta fondi. Avis, gruppi sportivi, associazioni di paese, associazioni di volontariato. Davvero impossibile nominarle tutte senza correre il rischio di dimenticarne qualcuna. Da agosto ad oggi, non c’é stata settimana che non abbia visto un’iniziativa atta allo scopo. Il grande cuore dell’Oglio Po è pure questo. Tutta la gente che si è attivata come gesto di solidarietà. Un’opera meritoria che ha radici profonde. Quelle di questa terra a cavallo tra tre province che s’appoggia al fiume.

Nazzareno Condina

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