Cronaca

Agitazione al Busi, questione dal Prefetto "ma nulla di fatto" Assemblea col Listone il 20

“Le posizioni sono rimaste distanti - ha spiegato Vacchelli dopo l’incontro - come del resto era nelle previsioni”. Le stesse sigle che hanno proclamato lo stato di agitazione hanno peraltro annunciato che, in caso di risposte o sviluppi poco soddisfacenti, sarebbero state pronte a convocare un’altra assemblea. Diversa da quella del Listone.

CASALMAGGIORE – Le bandiere esposte fuori dalla Casa di Riposo sono un segnale emblematico: stato di agitazione. A proclamarlo i sindacati, che da qualche giorno hanno attaccato il Cda della Fondazione Conte Carlo Busi presieduto da Franco Vacchelli, in merito all’adozione dei nuovi contratti nazionale Uneba, che creerebbero una disparità di trattamento, soprattutto a livello economico, tra vecchi e nuovi dipendenti. In soldoni e per semplificare, si parla di 300 euro in meno in busta paga mensile per chi è stato assunto dopo.

La battaglia è presto divenuta anche politica, dato che come noto il Cda è pure espressione di gruppi consiliari di Casalmaggiore. E se Vacchelli è stato votato dal consiglio dopo la proposta sul suo nome arrivata direttamente dal sindaco Filippo Bongiovanni, ecco che la spaccatura è arrivata anche tra le minoranze con il Pd locale che ha accusato il Listone, che esprime un membro di minoranza nel Cda, di non avere fatto nulla per prendere le parti dei lavoratori. Va detto che il Listone stesso aveva già fatto richiesta della sala dell’Auditorium Santa Croce di via Porzio, per un incontro pubblico sul tema, da qualche settimana, prima che il caos sui nuovi contratti scoppiasse: i tempi burocratici per la concessione gratuita del locale hanno fatto sì che l’assemblea trovasse una convocazione solo nelle ultime ore. Si andrà al prossimo 20 aprile alle ore 20.45.

Il Pd ha di nuovo accusato il Listone di “opportunismo” e di avere cioè convocato questa assemblea solo perché pungolato, ma in realtà i contatti risultano essere precedenti. In ogni caso, il 20 aprile la riunione raccoglierà le domande, anche in forma anonima, di chi vorrà intervenire e porre quesiti sulla questione, indubbiamente molto calda. Il Busi, negli ultimi tempi, ha vissuto diverse rivoluzioni, non ultima lo spostamento di piano del reparto Alzheimer, non gradita a tutti i parenti anche per le modalità.

Senza però mettere troppa carne al fuoco, la questione dei nuovi contratti è stata sottoposta anche al Prefetto di Cremona, prima con una lettera e poi con un incontro alle 10 di mercoledì mattina. Un passaggio formale e di legge, per trovare un accordo tra Cda e sindacati, appunto, che però non ha sortito gli effetti sperati: “Le posizioni sono rimaste distanti – ha spiegato Vacchelli dopo l’incontro – come del resto era nelle previsioni”. Le stesse sigle che hanno proclamato lo stato di agitazione hanno peraltro annunciato che, in caso di risposte o sviluppi poco soddisfacenti, sarebbero state pronte a convocare un’altra assemblea. Diversa da quella del Listone e che conferma quanto attuale sia il tema. Alla luce degli sviluppi (praticamente nulli i passi avanti) dell’incontro in Prefettura, si attende una comunicazione ufficiale da parte dei sindacati.

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