Feste e turismo

Sicurezza, buon senso e un "occhio" a conformazione della piazza: vertice a Casalmaggiore

Quello che è stato evidenziato dalla consulta è che è giusto rispettare le disposizioni che arrivano dall’alto, ma servirebbe una certa flessibilità per dare ascolto anche a chi la piazza la conosce a la vive quotidianamente

CASALMAGGIORE – La sicurezza ha funzionato, certo però il colpo d’occhio non era dei migliori. E allora la questione è sempre un po’ la stessa: in media stat virtus, dunque meglio trovare il giusto mezzo, appunto, per compensare la fame di grandi eventi e la possibilità che tutto si svolga per il meglio. Partiamo da una premessa: Casalmaggiore non è Torino, giusto per restare al paragone al quale tutti guardano ora, dopo i fatti di Piazza San Carlo dell’ultimo 3 giugno. E Piazza Garibaldi è molto diversa dal centro nevralgico della città sabauda.

Di questi temi, ma anche di numeri e di studi, si è parlato giusto martedì mattina a Casalmaggiore in un incontro che ha coinvolto il sindaco Filippo Bongiovanni e la consulta locale sulla Sicurezza, che ha preso spunto anche dai dati emersi dal recentissimo studio dell’Ufficio Tecnico, messo a punto proprio in vista dello spettacolo di sabato scorso, il primo grande evento a Casalmaggiore dopo le nuove disposizioni del Ministero dell’Interno e della Prefettura, ossia il Dj Set con Andrea e Michele.

Dati interessanti, come quello che spiega che in piazza, sul ring interno, possono sostare contemporaneamente 5618 persone, numero ottenuto moltiplicando per due i 2809 metri quadrati, secondo un calcolo voluto proprio dal Ministero stesso. Questo dato però è valido se escludiamo gli 80 metri quadrati di palco, i 3 di edicola e soprattutto i 400 di area bar con tavolini e sedie, che però sabato sono stati vietati per motivi di sicurezza. E questo, a detta di tutti, è stato uno dei motivi della partecipazione abbastanza deludente. Con la piazza completamente libera, invece, le persone da ospitare possono arrivare oltre quota 7mila.

Quello che è stato evidenziato dalla consulta è che è giusto rispettare le disposizioni che arrivano dall’alto, ma servirebbe una certa flessibilità per dare ascolto a chi la piazza la conosce e la vive quotidianamente. Piazza Garibaldi a Casalmaggiore, per esempio, ha due caratteristiche essenziali, che la rendono abbastanza sicura già per conformazione: da un lato il ring esterno in porfido percorribile dai veicoli, ossia da ambulanze o mezzi di soccorso che potrebbero arrivare a destinazione velocemente in caso di necessità; dall’altro ampie vie di fuga o di accesso, come via Favagrossa, via Cavour, via Baldesio, via Cairoli e via Porzio. Un particolare viabilistico che, ad esempio, in piazza San Carlo a Torino non è previsto, giusto per restare al paragone di prima.

Non solo: a Casalmaggiore quasi tutti gli spettacoli non prevedono una sosta lunga in piazza, bensì un turn over, esplicato perfettamente dal via vai dei Giovedì d’Estate, eventi tipici del centro casalese. Ecco perché, dopo un primo test superato alla grande se parliamo soltanto di sicurezza, la speranza è che d’ora in avanti paura ed eccesso di prudenza non blocchino anche l’entusiasmo e la voglia di far festa.

Giovanni Gardani

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