Parcheggio via Galluzzi e area commerciale: non si arresta l'abbandono dei rifiuti e l'oblìo
A un anno di distanza dalla mozione del Listone approvata all'unanimità c'è da dire che qualcosa è cambiato: é cresciuta l’erba. Le foto di questa mattina, mostrano che il problema è rimasto lo stesso.
CASALMAGGIORE – Poco più di un anno fa, esattamente l’11 luglio 2016, veniva approvata alla quasi unanimità (con l’astensione del consigliere Orlando Ferroni) la mozione che prevedeva maggiori controlli e la messa in opera di cestini nell’area parcheggio utilizzata in genere dai mezzi pesanti in via Galluzzi.
La mozione del Listone era stata presentata dall’allora consigliera Ilenia Sortino, che chiedeva una maggiore attenzione rispetto ad un luogo di sosta in cui degrado e sporco la facevano da padrone.
A un anno di distanza c’è da dire che qualcosa è cambiato: é cresciuta l’erba. Le foto di questa mattina, mostrano che il problema è rimasto lo stesso. In più solo i topi che forse c’erano già un anno fa ma adesso sono presenza costante. I rifiuti sono solo maggiormente celati sul lato del marciapiede ormai quasi del tutto invaso dall’erba, ma basta avvicinarsi per ritrovarsi a fare i conti con quel che già c’era.
Impossibile – ammesso che i controlli vi siano effettivamente da parte della forza pubblica – tenere a bada orde di camionisti che riempiono o svuotano i magazzini delle ditte della vicina area industriale lasciando al contempo il ricordo sgradevole della loro venuta. Impossibile – è un’amara constatazione, più che un’affermazione di reale impotenza – restituire alla decenza un’area tra le più degradate dell’intero territorio comunale.
Non è cambiato nulla, neppure nel vicino parcheggio delle attività commerciali. Fatto salvo il Padano, che cerca di tenere in ordine la propria area di pertinenza e l’area LIDL che – rispetto alle altre – un poco cerca di fare altrettanto, il resto tra parcheggio e strada è una discarica a cielo aperto di plastiche, cartoni, lattine, residui di cibo in decomposizione, sacchetti dal contenuto ignoto, vetro.
Le porte della città, per chi vi arriva da Sabbioneta e da Mantova e il Mantovano, sono rimaste quelle in cui campeggiano rifiuti ben visibili anche dalla strada. Un anno fa – a parziale giustificazione della cosa – si era detto che aree simili, in altre città, presentavano le stesse condizioni se non peggiori. Mal comune mezzo gaudio insomma.
Resta da capire quale sia il gaudio, seppure a metà, di cui potersi accontentare. E resta da capire se sia possibile trovare una strada per affrontare il degrado, senza accontentarsi di guardarlo o attendere l’intervento salvifico di qualche giovane di buona volontà animato da fervente senso civico.
Nazzareno Condina