Sabbioneta, a Palazzo Forti iniziati i lavori di sistemazione del giardino
Il progetto è stato realizzato dall’architetto Nando Bertolini, dipendente del comune di Sabbioneta, con la collaborazione progettuale di Alessandro Zambelli designer, GAL Oglio Po Terre d'acqua e del Distretto Planta Regina. La responsabile è la geom. Raffaella Argenti che ha affidato i lavori alla ditta Azimut.

SABBIONETA – Sono da poco iniziati i lavori di sistemazione del giardino di Palazzo Forti, risalente al Settecento, sede della biblioteca comunale di Sabbioneta. Il progetto trova inizio con la scelta della con Giunta Comunale di Sabbioneta di partecipare al bando regionale “Territorio creativi – Innovazione nella moda e nel design” approvato nel febbraio 2016. La Regione Lombardia ha ritenuto il progetto meritevole di finanziamento concedendo un contributo pari a poco meno del 50% dei costi complessivi.
Il complesso edificato ed il giardino di Palazzo Forti negli anni si sono modificati ed adattati alle diverse esigenze della proprietà. Dalle planimetrie catastali storiche si deduce che il giardino non ha avuto e non ha un’identità propria dichiarata se non quella di area cortiliva/giardino. Protetto da un muro di cinta con cancello esterno per garantire la riservatezza e la sicurezza ma mantiene un collegamento mediante due aperture verso il cortile comune a servizio degli edifici ex agricoli al servizio del palazzo (ora ristrutturati e destinati a residenza).
Dopo il parere favorevole al progetto da parte della Soprintendenza Archeologica, belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona Lodi e Mantova sono stati affidati i lavori che sono stati iniziati da poco. Il progetto si pone come naturale continuità all’attività della Biblioteca Comunale diventandone un suo prolungamento all’aperto, perseguendo finalità comuni ed in continuità con questo luogo. Ne ridisegna completamente l’area dandole una nuova e diversa identità: una maglia geometrica realizzata mediante il posizionamento di verde ed arredi che valorizzano e segnano l’ingresso della biblioteca e la fruizione della stessa.
Lo spazio del giardino viene organizzato in due zone: una zona centrale, estensione esterna della biblioteca, dedicata alle postazioni per attività svolte da singoli individui (lettura, contemplazione della natura); una zona laterale dedicata alle attività collettive (laboratori, didattiche ed educative rivolte a bambini o a giovani, ricerca, animazione, momenti conviviali). Il progetto ha previsto il mantenimento del gelso esistente e l’abbattimento di due abeti operazione consigliata da un’apposita relazione fitosanitaria, infatti uno di questi secco ed in precarie situazioni statiche ed il secondo era in cattivo stato di salute con un colletto completamente fuori terra. Saranno piantumati altri sei alberi a foglia caduca per creare zone ombreggiate e favorire dei giochi di luce.
Gli elementi di arredo utilizzati nel progetto sono in ottone composti da dodici sedute per la zona individuale e di un unico grande tavolo con 22 sedute per la zona collettiva. Sono previste sugli arredi lavorazioni di intaglio mediante l’utilizzo di tecnologia laser: un pattern di forature sulle superfici orizzontali ispirato alla tradizione dei pizzi a uncinetto, permetterà lo scolo delle acque piovane. Le aree sotto gli arredi sono pavimentate in ghiaietto e cordonate da una lama di ferro. Il marciapiede posto a ridosso di Palazzo Forti attualmente stretto, in cemento a vista e con gradini, viene sostituito con uno ampio quanto l’apertura posta a fianco di esso (circa 2 metri) e realizzato in cotto. Il progetto prevede anche la predisposizione di un impianto elettrico che possa alimentare e servire le estremità del giardino (qualora vi siano iniziative che necessitino di energia elettrica), l’impianto di illuminazione del giardino, da attivarsi qualora vi siano iniziative, sarà governato dall’interno della biblioteca ed un impianto di irrigazione sia ad ala gocciolante per le nuove alberature che a getti per il prato.
Il progetto è stato realizzato dall’architetto Nando Bertolini, dipendente del comune di Sabbioneta, con la collaborazione progettuale di Alessandro Zambelli designer, GAL Oglio Po Terre d’acqua e del Distretto florovivaistico Planta Regina. La responsabile del procedimento è la geom. Raffaella Argenti che ha affidato i lavori edili alla ditta Azimut srl, le opere a verde al Consorzio Plantaregina Distretto Vivaistico e gli arredi al designer Alessandro Zambelli. L’opera ha un costo complessivo di 108.500 euro di cui 52.000 euro con contributo della Regione Lombardia.
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