Cronaca

Interrogazione della sen. Munerato sulla situazione dei ponti tra Lombardia ed Emilia

Per chiedere al ministro Graziano Del Rio "come intenda intervenire, per quanto di propria competenza, al fine di assicurare il rapido ripristino e l'operatività dell'infrastruttura tra Colorno e Casalmaggiore e scongiurare l'aggravarsi dei disagi per le popolazioni dei territori interessati".

ROMA – E’ stata presentata dalla Senatrice Emanuela Munerato (FARE con Tosi), su richiesta della Coordinatrice Regionale dell’Emilia-Romagna Caterina Galli, al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Del Rio un interrogazione parlamentare sulla situazione di emergenza dei ponti sul Po al confine tra l’Emilia Romagna e la Lombardia.

“La situazione di semi paralisi generata dalla precaria condizione dei ponti sul Po – si legge – anello di raccordo fondamentale del traffico veicolare e area logistica strategica per il flusso commerciale fra la Lombardia e l’Emilia-Romagna, rischia di compromettere seriamente l’andamento della produzione industriale e la già flebile ripresa economica delle aziende emiliane e lombarde; il ponte di Colorno-Casalmaggiore, ad esempio, è attualmente chiuso a causa di una grave lesione delle travi. Il senso unico alternato in prossimità del ponte Verdi, che collega il comune di Roccabianca (Parma) a San Daniele Po (Cremona), causa interminabili ore di coda; continui disagi anche in prossimità del ponte Taro, tra Roccabianca e Sissa Trecasali, con intasamenti sul ponte Viadana-Boretto; contesto simile per il ponte Po, tra Pieve Porto Morone (Pavia) e Pievetta di Castelsangiovanni, nel piacentino, al momento in fase di manutenzione. Oltre 20.000 persone, ogni giorno, subiscono gli effetti di una situazione al limite dell’insostenibile; i sindaci dei territori interessati hanno segnalato gravissimi danni anche al tessuto economico di tutta l’area, con preoccupanti ricadute anche in termini occupazionali, per l’appesantimento dei tempi e dei costi di trasporto delle merci. Vi è quindi un sovraccarico della rete stradale minore, con ponti e sistemi di attraversamento certamente non adeguati a fronteggiare quella che si configura come vera e propria emergenza. La situazione appare allarmante, specie in considerazione del fatto che nel nostro Paese la maggior parte del trasporto merci avviene su gomma”.

Ad avviso della Sen. Munerato “sarebbe opportuno e urgente il potenziamento della linea ferroviaria Parma-Brescia, già fatiscente prima e di certo attualmente non in grado di sostenere il sensibile aumento del numero dei pendolari costretti a spostarsi in treno a causa di una mobilità stradale pesantemente compromessa dalle circostanze sopra ricordate; al potenziamento della linea ferroviaria dovrebbe poi accompagnarsi l’innalzamento dei livelli di sicurezza delle stazioni, magari attraverso sistemi di videosorveglianza, allo scopo di prevenire e disincentivare i già numerosi casi di furto e microcriminalità avvenuti nei pressi dei parcheggi, luoghi che spesso vengono lasciati in condizioni di abbandono e che, oltre tutto, per numero e dimensioni non riescono a soddisfare le esigenze dei pendolari. Si chiede di sapere dunque se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza delle situazioni descritte e di quella riguardante il ponte Colorno-Casalmaggiore in particolare. Si chiede inoltre come intenda intervenire, per quanto di propria competenza, al fine di assicurare il rapido ripristino e l’operatività dell’infrastruttura e scongiurare l’aggravarsi dei disagi per le popolazioni dei territori interessati”.

Conclude Caterina Galli, coordinatrice regionale Emilia Romagna: «ciò che sta avvenendo sulle nostre strade in queste settimane – afferma Galli – è inaccettabile, soprattutto perché uno Stato che si definisce “vicino ai propri imprenditori”, avrebbe il dovere di garantire delle infrastrutture adeguate che consentano l’efficiente scambio delle merci e la circolazione dei lavoratori. Questo purtroppo non sta avvenendo. Terremo monitorata la situazione – conclude Galli – nella speranza che venga trovata al più presto una soluzione».

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