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Ponte, AN e FdI Colorno "Basta con l'aspettare, la situazione è insostenibile"

Il lievitare dei costi fa preoccupare vista la limitata capacità di spesa e di risorse delle province di Parma e Cremona, oltreche' per le regioni Emilia Romagna e Lombardia.

COLORNO – ll gruppo di Fratelli d’Italia – AN di Colorno, esprime soddisfazione per la decisione della provincia di Parma, di stanziare l’importo di 75.000 euro atto a potenziare il trasporto locale da Colorno a Casalmaggiore, a causa della chiusura del ponte. Da subito infatti si invocarono soluzioni per alleviare le dannose conseguenze per il commercio e per i lavoratori pendolari.

Ora alla luce della notizia diffusa il 24 ottobre dalle province di Parma e Cremona, con cui è stata ipotizzata una riapertura provvisoria e limitata del ponte, si valuta positivamente tale scelta in quanto consentirebbe al territorio di respirare, in attesa della costruzione di uno nuovo.

Siamo favorevoli a tale riapertura nel più breve tempo possibile, ma nel rispetto tassativo di alcune indicazioni: costante e rigorosa verifica delle condizioni di sicurezza del manufatto durante i lavori di riparazione del ponte. Posizionamento a ponte riparato, di accorgimenti idonei ad impedire il transito dei mezzi oltre una certa portata , al fine di evitare eccessive sollecitazioni alla struttura e alle travi non sostituite. Costante controllo e monitoraggio successivo dell’infrastruttura provvisoria e nel contempo dovrà essere accellerato l’iter per la realizzazione del nuovo ponte.

In ordine ai costi , le notizie in merito alla riapertura provvisoria dell’attuale ponte, continuano ad essere sempre diverse e frammentarie. Si parlava sul comunicato del 24 ottobre infatti di un preventivo di spesa di circa 5 milioni di euro, oggi si parla di almeno 10 milioni di euro. Il lievitare dei costi fa preoccupare vista la limitata capacità di spesa e di risorse delle province di Parma e Cremona, oltreche’ per le regioni Emilia Romagna e Lombardia.

Quel che è certo è che non è possibile più aspettare. La situazione del territorio sta diventando insostenibile.

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