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Ponte, consiglio comunale il 16 in Auditorium. Al voto la mozione per chiedere stato di emergenza

Cosa consente lo stato di emergenza? Ad esempio, con una gestione commissariata, di bypassare alcune pastoie burocratiche, come quella che costringe ad attendere 8 mesi, come ha specificato la Provincia di Parma, per poter bandire una gara di assegnazione lavori solo per l’intervento tampone al ponte.

CASALMAGGIORE – Giovedì 16 novembre alle ore 21. Non nella sala consiliare ma in Auditorium Santa Croce, dove già si era riunito il Comitato TrenoPonteTangenziale: il prossimo consiglio comunale di Casalmaggiore sarà d’emergenza e, come tale, avrà una collocazione particolare.

E’ però l’unico punto all’ordine del giorno a costituire la vera novità: dell’opportunità di convocare un consiglio aperto sulla questione del ponte, infatti, si era parlato da tempo. La mozione, scritta dal sindaco Filippo Bongiovanni e per il momento firmata dal presidente del consiglio comunale Marco Micolo, ma che dovrebbe accogliere anche altri autografi di altri consiglieri, mira infatti a richiedere, mediante il tramite di Regione Lombardia, lo stato di emergenza al Governo centrale per quanto concerne i settori del traffico e della viabilità.

“Non sarà semplice – avverte il sindaco Filippo Bongiovanni – perché negli ultimi dodici anni solo due volte lo stato di emergenza è stato concesso e accolto per tali motivazioni: in Friuli, in zona Trieste, per un serio problema autostradale, e poi in Veneto, tra Treviso e Vicenza”. Precedenti ridotti, che però possono fare sperare. La mozione, tenendo conto che il sindaco Bongiovanni conosce bene il linguaggio della giurisprudenza, spiega che, al di là dei chilometri in più che lavoratori e pendolari sono costretti a sorbirsi quotidianamente, i problemi riguardano anche la congestione del traffico su Viadana e l’inefficienza del servizio alternativo su ferro e su gomma.

Cosa consente lo stato di emergenza? Ad esempio, con una gestione commissariata, di bypassare alcune pastoie burocratiche, come quella che costringe ad attendere 8 mesi, come ha specificato la Provincia di Parma, per poter bandire una gara di assegnazione lavori solo per l’intervento tampone al ponte. Ottenendo lo stato di emergenza, i tempi sarebbero notevolmente ridotti. Prima del consiglio comunale di giovedì, ovviamente aperto alla cittadinanza (da qui la collocazione in Auditorium), un passaggio formale importante sarà la capigruppo di lunedì alle 18.30, quando la mozione verrà sottoposta ai vari gruppi di maggioranza e minoranza per raccogliere il loro sostegno, le loro firme e qualche suggerimento.

A quel punto la stessa mozione sarà girata in Regione Lombardia e poi a Roma. Nel mentre però passerà anche agli altri Comuni e Province interessati dalla chiusura, non solo Parma e Cremona, ma anche Mantova, con Viadana, ad esempio: “Più siamo meglio è” ha chiarito il sindaco, da qui la ricerca di un consenso necessario soprattutto a fare pressione.

Giovanni Gardani

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