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TARI sui rifiuti, Cavallari risponde ai 5 Stelle: "Calcolo è regolare, vi spiego perché"

“In merito alle problematiche sollevate in questi giorni, anche a livello locale, circa la correttezza del calcolo degli avvisi di pagamento TARI - spiega Cavallari - sono a specificare che il Comune di Viadana non ha praticato nessuna doppia imposizione della quota variabile".

VIADANA – “Sinceramente credo che prima di lanciarsi in voli pindarici e in dichiarazioni sulla soglia del terrorismo mediatico basterebbe avere il buonsenso e l’umiltà di consultare e confrontarsi con gli uffici predisposti onde evitare figure barbine”: così il vicesindaco e assessore all’Ambiente di Viadana Alessandro Cavallari va all’attacco del Movimento 5 Stelle viadanese, rispondendo alla polemica sulla tassa rifiuti.

“In merito alle problematiche sollevate in questi giorni, anche a livello locale, circa la correttezza del calcolo degli avvisi di pagamento TARI – spiega Cavallari – sono a specificare che il  Comune di Viadana non ha praticato nessuna doppia imposizione della quota variabile (componente determinata in modo fisso per fasce di contribuenza, suddivise sulla base del numero occupanti dell’abitazione) ma ha operato nel rispetto delle regole, in linea con quanto affermato dal Ministero che esclude la possibilità di applicare la quota variabile alle pertinenze in modo separato rispetto all’abitazione. La parte variabile della tassa è stata computata solo una volta, considerando l’intera superficie dell’utenza, composta sia dalla parte abitativa che dalle pertinenze situate nel Comune di Viadana. Sul sito del Comune di Viadana è presente un programma per il calcolo automatico della TARI per permettere ad ogni singolo cittadino di verificare la correttezza del proprio avviso di pagamento TARI”.

A proposito della tassa urge ricordare che la quota variabile è sempre una componente piuttosto consistente e si applica una sola volta. La quota variabile copre i costi del servizio rifiuti integrato (raccolta, trasporto, trattamento, riciclo, smaltimento) ed è rapportata alla quantità di rifiuti presumibilmente prodotti dal componente o dai componenti del nucleo familiare. La quota fissa è sempre una cifra ridotta che determina la tassa sui rifiuti al netto della quota variabile e del tributo provinciale e si applica sulla metratura di tutta l’utenza, pertinenze comprese. La quota fissa è determinata considerando le componenti del costo del servizio di igiene urbana (investimenti e relativi ammortamenti, spazzamento strade, servizi vari, ecc.). La quota variabile è la parte fossa del calcolo della tassa rifiuti: essa viene  determinata in modo fisso per ogni classe di utenza per fasce di numero occupanti. La quota fissa è la parte che varie in euro al metro quadrato per il calcolo della tassa rifiuti: essa viene moltiplicata per metro quadrato dell’utenza.

Cavallari presenta poi un esempio. “Poniamo che la tariffa quota variabile per abitazione con 4 occupanti (parte fissa per fasce di numero abitanti per immobile) sia di 52 euro; la tariffa quota fissa (parte variabile sulla base dei metri quadrati e di 1,20 €/mq. La casa è di 100 mq di abitazione più 20 di garage, l’utente è una famiglia di 4 persone. Le Tariffe sull’avviso di pagamento si distinguono, sulla base della dichiarazione fatta dal cittadino in UD, ossia abitazione principale, e in UP, ossia pertinenze. Calcolo UD = € 1,20 x 100 mq = € 120,00, poi € 120,00 +  € 52,00 = € 172,00, infine € 172,00 + 5% TRIBUTO PROVINCIALE = 180,60. TOTALE UD = € 181,00. Calcolo UP = € 1,20 x 20 mq = € 24,00, poi € 24,00 + 5% TRIBUTO PROVINCIALE = 25,20. TOTALE UP = € 25,00. TOTALE TARI 2017 = € 206,00”.

“L’errore sarebbe stato – spiega Cavallari – se il comune avesse emesso l’avviso di pagamento calcolando la tassa nella seguente modalità. Calcolo UD = € 1,20 x 100 mq = € 120,00, poi € 120,00 +  € 52,00 = € 172,00, infine € 172,00 + 5% TRIBUTO PROVINCIALE = 180,60. TOTALE UD = € 181,00. Calcolo UP = € 1,20 x 20 mq = € 24,00, poi € 24,00 + € 52,00 =  € 76,00, infine € 76,00 + 5% TRIBUTO PROVINCIALE = 79,80. TOTALE UP = € 80,00. TOTALE TARI 2017 = 261,00. In questo modo, a seguito della doppia applicazione della quota variabile il comune avrebbe chiesto al cittadino €5 2,00 +5 % addizionale prov. = € 55,00 in più per ogni pertinenza dell’abitazione principale”.

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