Cronaca

Trenord, il 20339 riparte da Casalmaggiore senza scaricare tutti i passeggeri

“Tempo di salire sul treno - prosegue Silvia - che un minuto dopo avevano già chiuso le porte con ragazzi che dovevano ancora scendere, poiché avevano dato la precedenza a noi che salivamo!"

CASALMAGGIORE – Trenord, anche stamattina emozioni a non finire ed una storia che, se non fosse paradossale, potrebbe essere canovaccio di un film comico. Protagonista il 20339 (Brescia 8.44 – Parma 10.44). In ritardo di 19 minuti il mezzo giunge alla stazione di Casalmaggiore alle 10.33. Che si fa per recuperare? Si accelerano i tempi. E poco importa che sul treno restino i viaggiatori che a Casalmaggiore sarebbero dovuti scendere. A raccontare la paradossale vicenda Silvia Ihedioha che si doveva recare a Parma. “Scene di ordinaria follia con Trenord – scrive Silvia – il treno delle 10.14 ha un ritardo di 20 minuti, arriva alle 10.33 ed un minuto dopo riparte senza permettere alle persone di scendere a Casalmaggiore! Neanche nei paesi del terzo mondo succedono cose del genere!”. Giusto il tempo di salire sul treno per i viaggiatori in attesa. Il macchinista probabilmente preoccupato per il ritardo, ha accelerato i tempi e così un gesto di gentilezza di un gruppo di giovani cavalieri (avevano atteso che salissero su le persone prima di scendere) si è trasformato in una beffa per loro. “Tempo di salire sul treno – prosegue Silvia – che un minuto dopo avevano già chiuso le porte con ragazzi che dovevano ancora scendere, poiché avevano dato la precedenza a noi che salivamo! Senza parole! Sembrava uno scherzo”. Ma uno scherzo non lo era. Era realtà: un incubo quotidiano – tra ritardi, cancellazioni e ferrovecchi su rotaia – che i pendolari sono costretti a vivere. Da notare, peraltro, che quella di stamattina è stata mattinata di ritardi: il reg. 20329 15 minuti, il 20331 25 minuti, il 20333 addirittura 31. In Burkina Faso si viaggia meglio.

Nazzareno Condina

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