ACQUANEGRA SUL CHIESE/CANNETO SULL’OGLIO – Acquanegra fuori dalla convenzione per la Polizia Locale? L’orientamento espresso dal sindaco di Acquanegra Monica De Pieri nella scorsa conferenza dei sindaci è chiaro. Prima di capire se e quando ciò avverrà, bisognerà vedere prima cosa si diranno i rappresentanti dei comuni associati (Asola, Canneto, Gazoldo, Mariana, Piubega e appunto Acquanegra) nella prossima conferenza dei sindaci in programma prima di Natale e poi attendere che eventualmente l’intenzione di recedere dalla convenzione sia deliberata in consiglio comunale. Nel frattempo, come è già accaduto per la convenzione sulla gestione associata dei servizi di segreteria, la volontà di recesso anticipato espressa da Acquanegra ha già avuto ripercussioni a Canneto. A dir il vero in paese il malcontento per il servizio di polizia locale è antecedente le dichiarazioni del sindaco acquanegrese Monica De Pieri. Subito dopo la stipula della convenzione infatti, il consigliere leghista di minoranza Nicolò Ficicchia dichiarò che con quell’accordo “il Comune di Canneto diveniva di fatto un ente di serie B”. Venendo allo scorso consiglio comunale, l’ex sindaco Pierino Cervi, nell’ambito della discussione sulla gestione con Piadena del dispositivo di videosorveglianza posto all’attraversamento pedonale della stazione, ha auspicato in futuro orientamenti diversi per la Polizia Locale, perché nell’attuale convenzione con Asola, secondo lui, Canneto recita il ruolo di “mero portatore d’acqua”. Parole che si sono tradotte poi anche in una mozione presentata proprio da Cervi a inizio dicembre sullo scout speed, apparecchio utilizzato a suo avviso senza che i Cannetesi ne fossero stati adeguatamente informati e con danno economico per le famiglie cannetesi. Una mozione che, insieme alle osservazioni della De Pieri, avrebbe indotto a sospenderne l’utilizzo. Ebbene oggi è stata annunciata a Canneto un’altra mozione. Riguarda proprio la convenzione di Polizia Locale. A firmarla sono i capigruppo delle tre liste di minoranza Gianluca Bottarelli, Massimo Arienti e Nicolò Ficicchia.
“A seguito delle dichiarazione del sindaco De Pieri – scrivono – risulta doveroso un nostro intervento sulla questione. Abbiamo infatti appreso cifre inerenti al servizio convenzionato di polizia locale che risultano ai nostri occhi assolutamente preoccupanti anche per il Comune di Canneto. Proprio come il sindaco di Acquanegra riteniamo che la convenzione in essere sia assolutamente deficitaria non garantendo con parametri fissi ed oggettivi né una giusta ripartizione dei costi, né una distribuzione omogenea del servizio in funzione dei costi sostenuti. È ormai da tempo che la popolazione cannetese lamenta la scarsa presenza del corpo di polizia sul territorio. In tanti ci hanno segnalato i problemi relativi all’assenza dei vigili in paese. Come ad esempio il passaggio ripetuto di auto nella via delle scuole, addirittura durante l’uscita degli alunni, nonostante il divieto presente. Abbiamo chiesto poi almeno un’apertura settimanale dell’ufficio di polizia locale solamente per sbrigare le pratiche ed evitare così ai cannetesi di dover andare ad Asola solo per consegnare o compilare dei moduli. Le nostre richieste, sia formali che informali, sono sempre state disattese. A Canneto la polizia locale manca ormai da troppo tempo, ma nessuno tra il sindaco Raffaella Zecchina e chi in questi anni ha avuto le deleghe di competenza, Angelo Zecchina e Diego Redini, hanno avuto la sensibilità e il coraggio di portare la questione all’interno della conferenza dei sindaci come ha fatto invece la De Pieri. Eppure, dati alla mano, ce ne sarebbero tutti i motivi. Preferiscono continuare a difendere una convenzione che parrebbe portare benefici ad altre Amministrazioni, e nella quale, si vede Asola farla da padrone.
Inoltre, si apprende che l’apprezzato intervento del consigliere Cervi ha generato una temporanea sospensione dell’uso dello Scout speed sul territorio degli Enti convenzionati. A questo punto alcuni quesiti sorgono spontanei: Perché il sindaco e gli assessori non sono stati in grado di far proprie le ragioni di un loro consigliere di maggioranza obbligandolo a protocollare una mozione consigliare? Si tratta della solita allergia al dialogo democratico o semplicemente i soggetti in questione necessitavano un appiglio non esserendo in grado altrimenti di far valere le proprie ragioni all’interno della conferenza? O forse più semplicemente condividevano pienamente la volontà di usare tale strumento vessatorio? Inoltre, se come riportato dalla mozione sull’utilizzo di tale autovelox mobile la giurisprudenza non si é ancora espressa in modo definitivo, perché nel dubbio si è deciso di spendere soldi dei cittadini cannetesi? Solo perché lo diceva il comune capofila? O perchè necessitavano ulteriori entrate? Preso atto dell’approssimazione strutturale della convenzione e dell’incapacità dei nostri esponenti di far valere le ragione dei cittadini cannetesi nelle sedi opportune non possiamo esimerci dall’intervenire e, proprio per tale motivo, nei prossimi giorni presenteremo una mozione in cui chiederemo al consiglio comunale di obbligare il sindaco a trattare condizioni più favorevoli al nostro Ente o, in caso contrario, di abbandonare la convenzione in essere”.
MLR
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