Cronaca

Ponte, Ferroni contestato a Casalmaggiore, applaudito a Colorno

“Qualcuno si è spaventato per i circa 16 milioni del progetto, senza tenere conto che si tratta di soldi messi a disposizione di privati, banche e industriali" ha insistito Ferroni

CASALMAGGIORE/COLORNO – Superficialità, indifferenza a volte persino derisione. Ancora una volta l’atteggiamento di una certa parte della politica è emerso nei confronti di chi sta portando avanti, senza interessi apparenti, il progetto di un ponte provvisorio tra Casalmaggiore e Colorno.

Se ne è avuta conferma sabato mattina sulla rampa del viadotto dove Orlando Ferroni è stato abbondantemente contestato da molti di quelli che avevano organizzato il presidio per il ponte. Alcuni, in verità, più che dare vita a una contestazione, hanno posto alcune domande al consigliere, legittime tenendo conto dell’interesse della questione.

Il blocco del ponte di Casalmaggiore causa da oltre tre mesi enormi problemi con pesanti ricadute sulle attività economiche, commerciali e industriali nonchè sugli studenti e lavoratori pendolari. Orlando Ferroni, a cui pochi giorni fa il Consiglio Comunale di Casalmaggiore aveva conferito all’unanimità l’incarico di proseguire nel suo obiettivo, si trova, per sua stessa ammissione a scontrarsi contro un muro di gomma. Un eufemismo per non spingersi più avanti nell’immaginare che troppi interessi si possono celare dietro la riparazione di un ponte per non parlare della realizzazione di uno nuovo.

Raggiunta la sponda opposta, dove sul lato parmense era in atto identico presidio, il consigliere casalasco ha ricevuto tutt’altra accoglienza contribuendo a consolidare il famoso proverbio secondo cui “nessuno è profeta in patria”. Nel gruppo accanto a dei trattori su cui erano appesi manifesti con scritto “Stato di emergenza subito, ridateci il nostro ponte” ad ascoltare con attenzione, persino un parlamentare, Giuseppe Romanini del Pd il quale ha seguito il ragionamento di Ferroni che ha spiegato come l’idea portata avanti tra l’indifferenza dei burocrati e politici non avesse trovato ostacoli neppure tra i dirigenti dell’Aipo.

“Qualcuno si è spaventato per i circa 16 milioni del progetto, senza tenere conto che si tratta di soldi messi a disposizione di privati, banche e industriali” ha insistito Ferroni. Al che il parlamentare ha ribadito “Quindi un projet financing garantito dai flussi di cassa previsti dall’attività di gestione” come ha confermato Ferroni spiegando che i transiti vedrrebbero coperti dal pedaggio di uno o due euro per ogni veicolo, davanti al consenso dei presenti tutti d’accordo con la proposta.

Senza considerare il risparmio del 10 per cento sui costi totali il giorno in cui si decidesse di costruire un ponte nuovo sfruttando la presenza di quello provvisorio come base d’appoggio per le maestranze impegnate. Sulla sponda parmigiana è poi arrivata anche il sindaco di Colorno Michela Canova alle prese con un nuovo problema che si aggiunge a quello del ponte, relativo all’allagamento della Reggia e della piazza del suo paese su cui la Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti per disastro colposo.

Rosario Pisani

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