Cronaca

Canneto e Boretto unite venerdì nel ricordo di Felice Montanari, il partigiano Nero

Come ogni anno anche nel 2018, il 5 gennaio, Canneto sull’Oglio e Boretto terranno viva la memoria di Felice Montanari, il partigiano Nero morto il 5 gennaio del 1945 al casello 23 di Boretto

CANNETO SULL’OGLIO/BORETTO _ Come ogni anno anche nel 2018 Canneto sull’Oglio e Boretto terranno viva la memoria di Felice Montanari, il partigiano Nero morto il 5 gennaio del 1945 al casello 23 di Boretto. Aveva solo 18 anni ma un coraggio da leoni che lo rese un eroe per i tanti che in tempo di guerra combattevano il nazifascimo mossi dall’ideale che la libertà andasse difesa a ogni costo. Montanari, per sfuggire all’arruolamento nell’esercito della Rsi, era finito prima ad Acquanegra, quindi a Viadana (con la 123esima Brigata Garibaldi) e da lì fino in Emilia. La sera prima della sua morte, a Boretto, si era rinchiuso con un ostaggio, un ufficiale tedesco rapito per essere scambiato con uno dei partigiani tenuto prigioniero dai nazifasciti, nella soffitta del casello ferroviario numero 23, sulla linea Boretto-Reggio Emilia. All’alba però fu sorpreso dai nemici. Dopo aver risposto per quanto gli fu possibile, visto che era solo, al fuoco avverso, e quando gli fu chiaro che non ce l’avrebbe fatta, pur di non consegnarsi al nemico, si tolse la vita. Con un nobile gesto però Felice Montanari decise di risparmiare quella del suo ostaggio, anche per evitare rappresaglie e prima di morire scrisse con del carbone: “Perduto, portate un fiore rosso”. La salma fu tumulata inizialmente nel cimitero di Boretto, ma poi il 23 giugno 1945, fu traslata al cimitero di Canneto. Proprio da qui inizierà anche venerdì prossimo alle 10.30 la tradizionale commemorazione del partigiano Nero alla presenza delle autorità dei due Comuni. Nel pomeriggio poi spostamento a Boretto al Casello 23

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