Cronaca

Stazione Fs Casalmaggiore, bagni verso la riapertura: intanto ecco i lavori

Servirà pazienza, servirà ancora un po' di tempo, promette il sindaco Filippo Bongiovanni, peraltro finito nel mirino delle critiche con un manifesto modello Tazebao, esposto venerdì notte in spazio e da qualche anonimo pendolare. Ma non si dica, aggiunge il primo cittadino, che il comune se ne frega.

CASALMAGGIORE – Un lunedì mattina diverso in stazione ferroviaria a Casalmaggiore: magari non per la puntualità dei treni, dato che qualche ritardo è ormai quotidiano, ma per una novità comunque gradita da parte dei pendolari: i lavori di sistemazione di bagni pubblici della stazione, chiusi da anni, hanno preso il via. No, i bagni non hanno già riaperto come qualcuno, forse in un impeto di ottimismo, ha pensato vedendo la porta non più sbarrata né chiusa a chiave. Tuttavia è se non altro stato dato un segnale.

Servirà pazienza, servirà ancora un po’ di tempo, promette il sindaco Filippo Bongiovanni, peraltro finito nel mirino delle critiche con un manifesto modello Tazebao, esposto venerdì notte in stazione da qualche anonimo pendolare. Ma non si dica, aggiunge il primo cittadino, che il comune se ne frega e non si muove. Lo stesso sindaco spiega che i bagni non potevano essere aperti subito, perché anni fa subirono atti vandalici e dunque non risultavano nemmeno agibili. Ora che il comune, di concerto con Rete Ferroviaria Italiana, ha deciso di fare un passo avanti verso la riapertura, ecco che i lavori di ristrutturazione si sono resi necessari.

Sul tavolo Bongiovanni avrebbe messo anche il piazzale di fianco alla stazione, ossia quello che prima ospitava i mezzi della ditta Trasporti Pesanti, ora spostatasi a Piadena. Bagni e piazzale, che però fanno riferimento a due società diverse: lo spiazzo, infatti, è gestito da Fer Servizi, una partecipata di Rfi e questo, secondo il sindaco, ha portato a utilizzare tempo in più per trovare il giusto interlocutore con cui parlare. Bongiovanni stesso, rispondendo alle critiche, dettate senza dubbio anche dall’esasperazione del momento, spiega di avere parlato con Rfi già prima di Natale e di avere dunque un contatto avanzato con la stessa società per ottenere il comodato d’uso almeno dei bagni: è chiaro che, prima di concederli al comune, Rfi deve sistemare quegli immobili, vandalizzati prima della chiusura definitiva.

Per quanto concerne la gestione e l’utilizzo del piazzale ex scalo merci, invece, la situazione non è così avanti così come la trattativa. Ma qualcosa dopo le polemiche – non ultima la lettera di Italia Nostra di Colorno e Bassa Parmense per denunciare i continui disservizi indirizzata a Trenord e Rfi – pare si stia finalmente muovendo.

G.G.

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