Cronaca

AIDO in crescita, il 24 febbraio assemblea dei soci. Mazzini: "C'è ancora strada da fare"

L'associazione ha raggiunto i 700 soci, così composti : dai 18 ai 30 anni n° 47, dai 30 ai 40 anni n° 38,dai 40 ai 50 anni n° 99, dai 50 ai 60 anni n°211, dai 60 ai 70 anni n° 185, dai 70 agli 80 anni n° 90 ed oltre gli 80 anni n°30

CASALMAGGIORE – L’AIDO è in continua crescita. Lo attestano i numeri e lo attesta il capillare lavoro del presidente, Ambrogio Mazzini, e di tutto il consiglio direttivo. Un’opera di sensibilizzazione verso un mondo, quello delle donazioni di organi, in cui ancora troppo poche sono le donazioni rispetto alle lunghe liste d’attesa. Una persona che muore può salvarne altre che continueranno a vivere. Da qui si parte.

Il presidente Ambrogio Mazzini, nel convocare tutti i soci all’assemblea annuale del 24 febbraio alle ore 15 (presso la sede nell’ex Casa del Mutilato di via Bixio) ha voluto esprimere il proprio pensiero, indirizzandolo a tutti i soci.

“Voglio portare a vostra conoscenza – spiega Mazzini – che con l’ausilio di parecchi soci in questo anno appena trascorso abbiamo raggiunto di gran lunga gli obbiettivi che ci eravamo prefissi in ordine ad una crescita di visibilità e di presenza nella società civile attraverso le molteplici attività svolte nelle scuole, nelle piazze con iniziative di proselitismo , divulgazione del valore della donazione e trapianti, di raccolta fondi e di collaborazione con le istituzioni (Comune di Casalmaggiore e San Giovanni in Croce) ed Associazioni (Rotaract Club,Casalbellotto Insieme, Gruppo Emergenti di Quattrocase, Quattrocase è viva) del territorio in cui operiamo, che ci hanno permesso al momento attuale di traguardare n° 700 soci, così composti : dai 18 ai 30 anni n° 47, dai 30 ai 40 anni n° 38,dai 40 ai 50 anni n° 99, dai 50 ai 60 anni n°211, dai 60 ai 70 anni n° 185, dai 70 agli 80 anni n° 90 ed oltre gli 80 anni n°30, elenco aggiornato depurato dai soci che purtroppo sono deceduti e degli iscritti che per motivi vari si sono trasferiti in altre località.

Certamente è un atto encomiabile e di notevole importanza dichiarare in vita la propria disponibilità a donare gli organi post mortem, iscrivendosi all’Aido, ma questo non basta. Se vogliamo mantenere ed accrescere la nostra presenza all’interno della società civile, bisogna che risvegliamo in noi tutti quel senso di appartenenza, che ci ha motivato aderendo consapevolmente ad una grande Associazione come l’AIDO che da oltre 40 anni è al sevizio della tutela della salute a favore di persone meno fortunate di noi che sono in attesa di un trapianto di organi per alimentare la loro speranza di una dignitosa vita.

Serve una maggior partecipazione alla vita dell’Associazione, dedicando un pò del nostro tempo libero agli appuntamenti importanti, facendo sentire la vicinanza di tutti alle manifestazioni pubbliche che si sviluppano sul territorio e documentandosi maggiormente sui continui progressi della ricerca sulle donazioni e trapianti che permettono di effettuare interventi fino ad ieri impensabili, perche il nostro compito di soci non si esaurisce con la sola iscrizione ma si estrinseca nell’essere propositivi nel propagandare il valore della donazione e trapianti in ogni momento nell’ambito famigliare, fra le nostre conoscenze ed amicizie, sul lavoro ed in ogni luogo quando ci si presenta l’occasione di parlarne perché la donazione è vita, al fine di accrescere il più possibile le file del popolo dell’AIDO.

Bisogna che nell’ambito del Progetto “Insieme per la Vita” ognuno di noi nei propri ambiti associativi si impegni su una sinergia di intenti favorendo convegni illustrativi e collaborativi fra AVIS, ADMO e AIL, Associazioni che nelle proprie finalità contribuiscono alla tutela della salute ed a salvare Vite umane.
Quale momento più propizio si presenta per dimostrare la vostra vicinanza alla nostra Associazione se non la partecipazione all’Assemblea Ordinaria Annuale di sabato 24 febbraio 2018 in cui misurarsi sul lavoro fatto e su quello da sviluppare sino al 2020 per arrivare a scadenza ad un generazionale ricambio dell’ Organo Dirigente Associativo. Certo che risponderete positivamente a questo mio appello, rimango in attesa di incontravi”.

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