Il ponte che vorrei ora diventa una poesia cantata con Jagjit Rai Metha
Il ponte chiuso di Casalmaggiore sta diventando lo sfondo e soprattutto il tema di nuove canzoni, a volte improvvisate a volte un po' più artistiche. Una forma particolare di denuncia per un disagio reale e quotidiano. GUARDA IL SERVIZIO TG DI CREMONA 1
PONTIROLO – Il ponte chiuso di Casalmaggiore sembra ormai essere diventato fonte di ispirazione artistica. Anzi, canora, a voler essere più precisi. Tenendo conto che la situazione vissuta in questi mesi a cavallo del fiume Po è pressoché irripetibile – o almeno questo sperano i pendolari e tutti coloro che il ponte dovrebbero attraversarlo – non sono pochi coloro che si lasciano prendere un po’ la mano e approfittano della chiusura del manufatto per dedicare allo stesso e ai disagi vissuti dai pendolari canzoni composte appositamente per l’occasione. E poco importa se le stesse siano poco orecchiabili: in fondo non siamo a Sanremo e il messaggio, se diventa di protesta, anche quando non si prende troppo seriamente punta comunque a denunciare il problema e a tenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica. Così, dopo il servizio fotografico di moda sul ponte, ecco le novità canore.
Presso la sede della Lega di Cultura di Piadena Jagjit Rai Metha per la prima volta con la sua nuova band indiana si è esibito nella canzone ”Il ponte che vorrei”, che peraltro riprende esattamente il titolo della conferenza-convegno che lo scorso venerdì a Casalmaggiore, organizzata tra gli altri dai Comitati Ambientalisti del Casalasco, molto vicini alla Lega di Cultura, ha portato alla luce interessanti novità. Le sonorità indiane, con strumenti tipici, si sposano ad un testo abbastanza improvvisato, che immagina il desiderio di due sposi e delle rispettive famiglie, con genitori anziani, di potersi unire senza bisogno di salti mortali. Il ponte, dunque, come una sorta di arcobaleno, che possa tenere conto degli utenti deboli della strada. Bracciante di stalla indiano in un’azienda agricola di Piadena e figlio di un cantore sacro del Punjabi, Jagjit Rai Metha è un cantastorie e da anni ha intessuto un rapporto di collaborazione con la Lega di Cultura di Piadena: ama musicare poesie e racconti.
Poche settimane, peraltro, era stato un rapper, 24enne di origine ghanese residente a Casalmaggiore conosciuto su YouTube come Tricco Unico, a esibirsi sulle note de “Il ponte è chiuso”, in quel caso con tanto di balletto proprio sul manufatto stradale, nei metri precedenti la chiusura e lo sbarramento alle auto. Insomma, il ponte in questa situazione rappresenta un problema quotidiano, ma per qualcuno è divenuto pure opportunità artistica.
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