Cronaca

La tenda del silenzio si chiude tra riflessioni e preghiera: letto il messaggio del Papa

Alla fine, dopo letture e riflessioni, il digiuno, al quale alcuni dei partecipanti si sono sottoposti in ottemperanza all’invito Papale, attorno alle 21 è stato spezzato da un buffet offerto dalla bottega Equo-solidale.

CASALMAGGIORE – Si è chiusa venerdì sera, con le tenebre squarciate solo da un paio di torce, una iniziativa illuminata dalla luce nei restanti due giorni in cui è andata in scena. La tenda del silenzio è stata figlia del messaggio giunto da Papa Francesco, con l’invito al digiuno e alla riflessione in particolare per le guerre dimenticate di Congo e Sud Sudan, che le Acli della provincia hanno raccolto. Anche a Casalmaggiore, appunto, dove la tenda del silenzio è stata installata per due giorni, giovedì e venerdì, con la possibilità per chiunque di accedervi, dalle 8 alle 22, ad una sola condizione: riflettere senza parlare.

Così, in rigoroso silenzio, chi è entrato ha letto le tavole che parlano di realtà in cui protagonista è la guerra, ha raccolto un messaggio, o una parte di esso, ricavato dai discorsi sulla pace dei vari Papi che si sono succeduti dagli anni ’60 ad oggi, ha lasciato a sua volta un messaggio sul diario delle presenze e poi si è guardato allo specchio. Due specchi, per la precisione, ripresi da una mostra dell’Associazione Chiama Africa “Minerali Clandestini” allestita nelle scorse settimane a Vicomero, provincia di Parma, riguardante i minerali asportati dall’Africa per realizzare le batterie dei telefonini. L’invito a farsi un selfie, insomma, in quello specchio, per capire da dove davvero arrivi quell’autoscatto.

La chiosa di venerdì sera alle 20.30 è passata dal cerchio del silenzio, dalla lettura di alcuni passaggi di padri missionari, saveriani e comboniani, come padre Alex Zanotelli e della lettera di Papa Francesco indirizzata a Casa Paola dedicata alla misericordia e alle opere di bene portate avanti sul campo dalla chiesa, letta da Fratel Francesco Zambotti, colui che regge le Tende di Cristo. All’interno della tenda anche stracci a terra, per riproporre il più fedelmente possibile il disordinato dramma di un Paese in guerra. Alla fine, dopo letture e riflessioni, il digiuno, al quale alcuni dei partecipanti si sono sottoposti in ottemperanza all’invito Papale, attorno alle 21 è stato spezzato da un buffet offerto dalla bottega Equo-solidale.

G.G.

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