Cronaca

Treni, a Parma le comiche: 20348 ko, Trenord consiglia il 20350 cancellato da lunedì

"E' dalle 15.30 che aspetto un treno - ci spiega Gabriel Fomiatti - e forse riuscirò a prendere quello delle 17.33. Siamo oltre 150 persone ad aspettare, probabilmente non riusciremo a salire neppure tutti". La rabbia è tanta

Una delle carrozze del treno partito alle 17.33 da Parma

PARMA – In attesa di tornare a casa. Senza sapere quando. Sulla Parma Brescia va così, è sempre tutto una scommessa, tutto un azzardo. Non c’è verso di offrire un servizio migliore, decente. La colpa è sempre di qualcuno. Trenord la scarica su RFI, RFI la scarica sulla mancanza di fondi (nessun investimento previsto, come ha spiegato il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni ieri sera a Gussola, nel breve e medio periodo), la Regione non si prende alcuna responsabilità. A pagare il peso di questa situazione, come sempre i pendolari. Ancor di più in questa settimana che 12 treni – causa lavori in corso – vengono già cancellati in partenza.

Oggi ad essere cancellato, con amara sorpresa per i pendolari, soprattutto studenti, che attendevano di poter tornare a casa, il 20348 (PARMA 16:13 – BRESCIA 18:08). Il solito consiglio ‘beffardo’ di chi gestisce il servizio “I clienti diretti a BRESCIA possono prendere il treno 20350 (PARMA 17:04 – MANTOVA 18:39)”. Ancor più beffardo in questa occasione: il 20350 è uno dei treni già cancellati per i lavori in corso. Sembrano le comiche, è l’amara realtà.

“E’ dalle 15.30 che aspetto un treno – ci spiega Gabriel Fomiatti – e forse riuscirò a prendere quello delle 17.33. Siamo oltre 150 persone ad aspettare, probabilmente non riusciremo a salire neppure tutti”. La rabbia è tanta: “C’è un ragazzo africano qui e mi diceva che neppure in Africa succedono queste cose”.

Chiedere informazioni non serve: “Non ci sono autobus sostitutivi – spiega – ho pure chiamato Trenord che mi ha detto che il treno delle 17.04 sarebbe arrivato mentre qui in stazione mi dicevano il contrario. Poi non è arrivato. E’ tra quelli cancellati da lunedì per lavori”.

Una vergogna continua insomma. Benvenuti nel quarto mondo della viabilità. Gabriel è uno dei tanti ragazzi che oggi perderà due ore della propria vita. Sa già chi deve ringraziare per questo. “L’unica certezza e che noi continueremo a lottare fino a quando avremo la meglio su questi indegni amministratori regionali e dirigenti di Trenord”. Una dirigenza – di tutti gli enti coinvolti, senza distinzione – incapace di offrire un servizio degno. Anzi, incapace di offrire un servizio che possa definirsi tale.

Per inciso, il treno delle 17.33 è poi partito. Facile da immaginarsi in quali condizioni: “Ammassati come bestie – ci dice uno sconsolato Gabriel – in ogni punto del treno”.

Nazzareno Condina

 

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