Economia

Dal lombrico rosso californiano humus fertile e bio: nuova frontiera a Casalmaggiore

Una nuova tecnica per creare materiale che migliori la fertilità dei terreni restando nel campo del puro biologico. A Casalmaggiore un’azienda agricola ha aperto questa nuova strada, che ha pochi altri esempi in Italia. GUARDA IL SERVIZIO DEL TG DI CREMONA 1

CASALMAGGIORE – Basterebbe ricordare quella nota canzone di De Andrè, basterebbe partire da lì, da quel ritornello: dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori. Certo, poi, è anche una questione di qualità. E a Casalmaggiore c’è chi ha scommesso proprio sulla qualità, quella del bio, anche nella produzione di strumenti che aiutino i campi già fertili della Pianura Padana ad esserlo ancora di più. Non chiamatelo concime, perché in questo prodotto della terra di chimico non c’è nulla.

L’azienda agricola Albertoni Severina, che sorge praticamente in una delle ultime case di Casalmaggiore prima di passare alla frazione di Motta San Fermo, da tre anni ha scoperto questa nuova frontiera e ora è pronta al salto di qualità: quest’anno verranno prodotti mille quintali di ammendante parecchio idonee per le varie piantumazioni che crescono nelle nostre zone. Luigi Compagnoni a Lecco e la Bella Farnia a Latina sono stati tra i capostipiti in Italia di questa coltura, che ora proprio a Casalmaggiore trovo un nuovo importante polo.

Il processo di trasformazione parte dal letame acquistato dalle campagne parmensi e poi trasformato, nel rapporto di 1 a 4, quindi ogni 100 chili di letame escono 25 chili di ammendante, proprio dal lombrico rosso californiano, che in realtà cresce e viene allevato ora anche in Italia. L’invertebrato che si riproduce in fretta, impiega nel complesso un anno a produrre la materia biologica che può poi essere rivenduta, perché il processo, lento e naturale e che avanza a strati, va perfezionato con i giusti tempi.

G.G.

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