Lettere

Cartello Pro Vita sulla
Chiesa di Vicomoscano
è di dubbio gusto

da Circolo Rive Gauche P.R.C. Casalmaggiore

Caro direttore,

Il cartello appeso sul lato della chiesa di Vicomoscano, esposto quindi sulla pubblica via, risulta di cattivo gusto, offensivo e lesivo del rispetto dei diritti e delle libertà individuali. Lo spot “medioevale” dell’ass. Pro Vita, vuole mettere in discussione l’interruzione volontaria della gravidanza, disciplinata dalla legge 194 del 22 maggio 1978, una legge approvata ben 40 anni fà.

Quando si attaccano i diritti individuali, tutti dovremmo sentirci offesi e, al di là dell’appartenenza politica, far fronte comune per respingere questi messaggi e queste modalità che criminalizzano la scelta di abortire, sempre dolorosa, di una donna, colpevolizzandola e urtano la sensibilità di quelle donne che hanno subìto la fine di una gravidanza per motivi più diversi.

In questi giorni ci sono arrivati svariati messaggi da persone, per lo più donne, incredule e infastidite dal manifesto gigante, diversi si chiedono se arriverà mai il tempo nel quale Don Ottorino lancerà messaggi d’amore, comprensione, fratellanza, carità cristiana e pace come dovrebbe fare un uomo di Dio; ci spiace vedere così tanta delusione in parecchi fedeli, ma noi non esprimiamo giudizi sul suo ruolo di parroco, non ci compete. Don Ottorino è un militante del partito “Il Popolo della famiglia” noi di Rive Gauche ci rivolgiamo a lui considerandolo a tutti gli effetti un interlocutore politico e non un prete.

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