Cronaca

La magia della smielatura alle elementari Marconi, nel ricordo di Giuseppe Riviera

I ragazzi di quinta hanno poi distribuito gli assaggi di miele, consegnando il testimone alle attuali terze e quarte, che l’anno prossimo riprenderanno la produzione. GUARDA IL SERVIZIO DEL TG DI CREMONA 1

CASALMAGGIORE – La risposta è arrivata poco più di un anno dopo. Perché il furto delle arnie donate alla scuola elementare Marconi di Casalmaggiore, avvenuto all’incirca un anno fa, aveva solo arenato momentaneamente, ma non certo fermato, il progetto “Ronzii sul Po”. Che proprio mercoledì mattina, nello spazio antistante la scuola, ha festeggiato la Smielatura, il momento clou in cui il miele coltivato nei mesi precedenti viene preparato e si può gustare.

Una mattinata diversa che ha visto come protagoniste le classi quinte della scuola elementare, per un progetto portato avanti da Eugenio Maltraversi, esperto apicultore. “Su ogni singolo telaio troviamo il miele opercolato – ha spiegato Maltraversi dal laboratorio di scienze con i ragazzi che lo ascoltavano dall’esterno, essendo la struttura accessibile durante le operazioni solo da persona autorizzate – . Le api cioè opercolano le cellette con un tappo di cera per riaprirle poi in inverno quando hanno bisogno di nutrirsi. Noi andiamo a sfruttare parte di questo miele, e il resto viene lasciato alle api che si alimentano nei mesi freddi. L’ape, peraltro, sa già quando chiudere la celletta con la cera, e lo fa nella fattispecie quando il miele è asciutto e ha una percentuale di acqua sotto il 18%. Noi comunque andiamo poi a verificare che questa percentuale sia rispettata, mediante appositi strumenti”.

Nella smielatura lo strato di cera viene rimosso, il telaio viene messo nello smielatore, una sorta di centrifuga dalla quale poi si estrae il miele, che viene filtrato e accumulato nel maturatore, un cilindro in acciaio dove sosta per 15-20 giorni. Quel miele, ancora grezzo e impuro, durante questo lasso di tempo si stratifica: le bolle d’aria e le impurità, più leggere, vanno in superficie e il miele può essere così scremato. Questo è stato il primo raccolto, dopo i problemi già illustrati, di due melari che portano alla produzione di 30 kg di miele.

Il progetto “Ronzii sul Po” parte da lontano ed è stato implementato: alla fine dell’anno scolastico 2015-2016 i bambini della Marconi sfilarono in piazza Garibaldi per festeggiare la premiazione al Bando Umberto Chiarini promosso dall’associazione Persona Ambiente del figlio Damiano Chiarini. Il quale, assieme al professore Mauro Ferrari, ha deciso di aprire poi una raccolta fondi per questo progetto dedicato alla memoria di Giuseppe Riviera, apicultore per passione scomparso lo scorso autunno.

Maria Lipreri, moglie del compianto Giuseppe, ha ricevuto per questo un attestato, così come lo stesso Chiarini, il professor Mauro Ferrari, che ha tenuto corsi con le maestre per migliorare ulteriormente questo laboratorio anche nei prossimi anni, facendolo divenire curricolare, l’assessore alla Cultura Pamela Carena, Patrizio Sartori, che dopo il furto di arnie ha prestato gli spazi del suo giardino per ospitare le nuove, Eugenio Maltraversi e Barbara Alberini in rappresentanza dei genitori. Attestati assegnati dalla dirigente Cinzia Dall’Asta e da Maria Vella Bianchi, oltre che da tutte le maestre. I ragazzi di quinta hanno poi distribuito gli assaggi di miele, consegnando il testimone alle attuali terze e quarte, che l’anno prossimo riprenderanno la produzione.

Giovanni Gardani

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