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Pomì, suggestione Caterina Bosetti: può essere lei il jolly per completare la rosa?

Ora Caterina sta recuperando dall'infortunio patito a marzo: pare che Casalmaggiore stia lavorando per portarla in rosa se non da inizio stagione (fissato a fine ottobre, più tardi del solito a causa del Mondiale), quanto meno da dicembre o gennaio.

CASALMAGGIORE – Quattro tasselli, tutti titolarissimi, della nuova Pomì Casalmaggiore sono andati al loro posto: è stata completata la diagonale palleggio-opposto con Radenkovic e Rahimova, il libero è Spirito e il centrale è Arrighetti. Ora mancano ancora una centrale, che sarà la polacca Kakolewska, la quale incarna la fisicità (è alta 199 cm) promessa dal presidente Massimo Boselli Botturi, e soprattutto la batteria di posti 4. Se “Cisky” Marcon è di fatto un arrivo sicuro, ecco che altre due giocatrici in quella posizione vanno individuate (oltre a tutte le riserve): da un lato riemerge il nome della cubana Kenia Carcaces, dall’altro ecco che la sorpresissima dovrà, anche da regolamento, parlare italiano.

E la Pomì potrebbe puntare sul rilancio di Caterina Bosetti. La sorella di Lucia (quest’ultima è stata in rosa nella stagione 2016-2017, chiusa senza trofei ma con un secondo posto al Mondiale), come noto, sta guarendo da un bruttissimo infortunio (crack ai legamenti del ginocchio), patito a marzo proprio al PalaRadi in Pomì-Liu Jo, ultima gara dello scorso anno quando indossava la maglia di Modena: una caduta col ginocchio piegato in modo innaturale che fece venire i brividi al palazzetto di Cremona.

Ora però Caterina, perso il Mondiale, si sta piano piano riprendendo e dovrebbe tornare al top tra dicembre e gennaio, senza escludere un rientro anticipato. Bosetti era stata accostata, per il suo ritorno all’attività agonistica, al Club Italia, almeno nei mesi del ritorno in campo, in attesa di tornare al massimo della forma. Ma pare che Casalmaggiore stia lavorando per portarla in rosa se non da inizio stagione (fissato a fine ottobre, più tardi del solito a causa del Mondiale), quanto meno da dicembre o gennaio.

Giovanni Gardani

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