Cronaca

Treni, ancora monocarrozza stipata: le foto di un pendolare (imbufalito)

Le persone possono fare a meno dello spazio utile ad un viaggio decente. Che siano pressati per quella mezz'ora che separa Casalmaggiore da Parma, in fondo non è mai interessato a nessuno.

CASALMAGGIORE – Monocarrozza alle 7.15 in partenza da Casalmaggiore. Come se le persone fossero entità in grado di restringersi all’occorrenza. E non è la prima volta, visto che era già capitato giorni addietro quando era stata Elena Stanic a chiamare la Polfer poi intervenuta a Parma. Ed ancora capiterà nei giorni a venire. Il problema è che il treno è uno di quelli più affollati, utilizzato da lavoratori pendolari e studenti universitari. Il ponte stradale è ancora chiuso e chiuso lo resterà a lungo. E’ vero, non ci sono più le scuole, ma le esigenze dei viaggiatori sono rimaste pressoché le stesse.

Non sono mai quelle calcolate dagli algoritmi o dalle medie matematiche. Non è che se in un monocarrozza delle 10 salgono 20 persone e su quello delle 7.15 ne salgono 100, i 70 (è un numero casuale, giusto per chiarire) posti del monovagone vanno bene. Perché quello delle 7.15 sarà comunque stracarico e quello delle 10 sarà comunque semivuoto. I calcolatori questo non lo sanno.

Da Piadena in giù non esistono osservatori in carne ed ossa, non può venire in mente a Trenord, a RFI o a chi per essi che ci sono problemi, e sono seri soprattutto per un servizio che viene pagato dall’utenza e che per gli ‘sfigati’ che passano da regione a regione, non prevede neppure rimborso in caso di mancato rispetto degli standard.

Le persone possono fare a meno dello spazio utile ad un viaggio decente. Che siano pressati per quella mezz’ora che separa Casalmaggiore da Parma, in fondo non è mai interessato a nessuno.

Ci ha scritto anche Elena Fellini (pendolare Brescia Parma – direttrice 18 come si firma lei stessa): “Da lunedì ha avuto inizio la campagna estiva Trenord nei confronti degli sfortunati utenti… riduzione sistematica del materiale rotante, che passa da due alla sola carrozza vagante. Lo scempio continua”.

La monocarrozza in partenza da Casalmaggiore alle 7.15 di questa mattina si presentava così, come da foto di uno dei pendolari assidui, Alberto Capelli. Perché se gli osservatori di Trenord non ci sono, perché se le segnalazioni con tanto di intervento della Polfer in quel di Parma non sortiscono alcun effetto, oggi la tecnologia permette di utilizzare altre strade. Permette di denunciare, anche e solo con due immagini. Serve lo stesso a poco: le stesse segnalazioni, gli esposti (ce ne sono due del Comitato TPT) non vengono neppure presi in considerazione da chi dovrebbe farlo.

Restano le fotografie e le parole: questa la qualità del servizio offerto. Un servizio sicuramente non all’altezza di un pubblico trasporto. Anzi, diciamolo chiaramente: quasi ad altezza suolo.

Nazzareno Condina

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