Cronaca

Croce Rossa, si chiude un cerchio: Max Motti Kröger istruttore di diritto umanitario internazionale

Un percorso non facile quello di Max, che, appassionato di storia, è stato tra i protagonisti della ricerca e della scrittura del libro sui 100 anni della Croce Rossa di Casalmaggiore

CASALMAGGIORE – Il Comitato della Croce Rossa di Casalmaggiore tra le eccellenze. Grazie alla professionalità delle sue figure e grazie anche a quell’ultimo tassello che mancava. L’associazione guidata da Rino Berardi ha adesso anche un istruttore qualificato in Diritto Nazionale Umanitario. E’ Max Motti Kröger, che è diventato e già da oggi responsabile di area 4.

“Il neo istruttore – spiega Rino Berardi – il primo nella storia del comitato di Casalmaggiore dopo 38 anni, sarà attivo già a partire da domani perché appena nominato quale Delegato dell’area IV Diritto Internazionale Umanitario. Un ottimo docente dall’alto profilo comunicativo che sono certo, contribuirà in modo importante alla crescita della coscienza associativa al suo interno e sul territorio attraverso la diffusione dei principi umanitari del Movimento di CR e MLR”.

Un percorso non facile quello di Max, che, appassionato di storia, è stato tra i protagonisti della ricerca e della scrittura del libro sui 100 anni della Croce Rossa di Casalmaggiore. Conosce e parla tre lingue (inglese, francese e tedesco). Un uomo di profonda cultura, ed umanità. Il neo responsabile di area 4 ha frequentato positivamente il 38° Corso DIU (diritto internazionale umanitario) dal 13.07 al 26.07.2018 e si è specializzato  nel 6° Corso IDRL (International Disaster Response Law, Diritto Internazionale in Risposta alle Catastrofi) dal 27.07 al 29.07.2018, presso il Centro Nazionale CRI di Formazione e Addestramento Militare di Marina di Massa (MS).

Lo stesso Max Motti Kröger aveva ottenuto in precedenza l’attestato RFL (Restoring Family Links, Ristabilimento dei Contatti Famigliari)
Servizio di Croce Rossa che si avvale del vasto network di contatti per rintracciare i famigliari dispersi in un qualunque evento catastrofico sia di natura bellica che per motivi umanitari quali l’immigrazione così attuale oggigiorno. Un servizio che si appoggia a network dedicati e soprattutto all’organo che Croce Rossa possiede fin dal dopoguerra, l’ACR – Agenzia Centrale delle Ricerche.

 

Grande la soddisfazione del presidente Rino Berardi: “Era la figura che ci mancava, e non eravamo mai riusciti ad arrivarci perché l’attestato richiede un corso molto complesso. Il percorso è molto selettivo. Oggi possiamo dire di essere completamente autonomi in ogni ambito, di aver portato a termine quel percorso di cambiamento che l’organizzazione della Croce Rossa richiede. Max è una persona di estrema fiducia, uno dei volontari più attivi. Farà bene la sua mansione, perchè è uno che dà tutto quando si impegna. Oltre che fare formazione su tematiche legate al diritto nazionale ed internazionale, l’acquisita professionalità potrà essere messa a disposizione anche delle forze di pubblica sicurezza”.

In questo senso le idee sono molte: “Quando inaugureremo la nuova sede – spiega ancora Rino Berardi – essendo Max a tutti gli effetti ormai istruttore docente di diritto umanitario nazionale ed internazionale, ci faremo promotori di un corso specifico per forze dell’ordine, enti pubblici”.

La soddisfazione è anche quella di Max: “No, non è stato un percorso semplice – spiega – e la nuova carica è una grande responsabilità ed un forte impegno per me. Il grazie va al Comitato di Casalmaggiore che ha creduto in me. Il mio impegno grazie alla Croce Rossa è quello di trasmettere valori in un periodo in cui se ne sente la necessità, e di farlo sia internamente che fuori. In questi giorni tra le varie cose positive che ho imparato c’è non solo il ruolo del volontario, ma l’importanza della percezione degli altri del ruolo dei volontari”.

Si può essere volontari in vari modi. C’è chi dona il proprio tempo e chi fa un passo in più, donando il proprio tempo non dimenticandosi mai dell’importanza fondamentale che rivestono le funzioni e la preparazione specifica. Oggi il Comitato di Casalmaggiore è autonomo in ogni aspetto del proprio ruolo, con figure dall’altissima professionalità oltre che dall’altissimo spessore umano. Un’associazione insomma sempre più lanciata verso il futuro: un futuro dai tanti aspetti incerti ma anche un tempo in cui su qualcuno si potrà contare. Dal punto di vista umano, come sempre, e dal punto di vista della preparazione specifica, cosa non così scontata.

Nazzareno Condina

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