Marcaria, Simonazzi attacca la Giunta sui rincari: "Su servizi scuola si arriva a un +318%"
"Dopo due anni di sfarzi grazie all'abolizione del patto di stabilità e alla possibilità di utilizzare l'avanzo di amministrazione che ha permesso a questa Giunta di poter spendere, oggi devono scontrarsi con le ristrettezze di bilancio".

MARCARIA – Botta e risposta a Marcaria tra il gruppo di minoranza guidato da Stefano Simonazzi e l’assessore alla Pubblica Istruzione Gloria Castagna, che difende le scelte dell’amministrazione in merito alle nuove tariffe per i prossimi anni scolastici. A intervenire, dopo la risposta di Gloria Castagna, è ancora Simonazzi. “La risposta dell’assessore si può sintetizzare – spiega il consigliere di minoranza – in due righe: sì, abbiamo abbiamo aumentato le tariffe perché la giunta ha deciso che andavano aumentate; e no, non abbiamo usato i soldi del decreto ministeriale per abbassare le tariffe perché abbiamo deciso di usare quesi soldi per altro ed è in nostro potere farlo. Nulla da eccepire quindi: l’Assessore e la Giunta si prendono l’assoluta paternità e responsabilità di questi aumenti e del non utilizzo dei fondi ministeriali dimostrando con quanta arroganza questa Amministrazione stia governando ma soprattutto con quale leggerezza si aumentino le tariffe dei servizi ai cittadini”.
Simonazzi porta poi tre esempi: “Nel prescuola per un figlio si passa da 60,00 euro a 90,00 euro (+50%) e questo è l’aumento più basso! Nel pre-postscuola e doposcuola per 2 figli nella primaria di Campitello e nella secondaria si passa da 200,00 euro a 473,00 euro (+137%). Nel pre-postscuola e doposcuola per 3 figli nella primaria di Marcaria si passa da 225,00 euro a 940,00 euro (+318%), questo l’aumento più alto, una tariffa di oltre 100,00 euro al mese. In media si vede un aumento di oltre il 130% quindi le famiglie pagheranno molto di più del doppio dell’anno scorso. Se a questi costi aggiungiamo anche il trasporto e la mensa, vediamo quanto per una famiglia incidano sul budget i servizi “offerti” dal Comune di Marcaria. Ricordiamo all’Assessore e all’intera giunta che fino a due anni fa il servizio era gestito da volontari e da ragazzi del servizio civile nazionale a costo 0 per le famiglie proprio perché si voleva dare un servizio. Abbiamo fatto i complimenti all’Amministrazione quando ha deciso di trasformare il servizio di assistenza e sorveglianza in un servizio educativo e l’anno scorso infatti nessuno ha sollevato critiche sulla compartecipazione delle famiglie alla spesa ma l’anno scorso ogni famiglia pagava dai 60,00 ai 225,00 euro al massimo, quest’anno per lo stesso servizio, fatto dalla stessa cooperativa e con le stesse modalità le tariffe sono aumentate da 90,00 fino a 940,00 euro a famiglia, per lo stesso servizio! Fino al 318% in più”.
“Crediamo sia inaccettabile – prosegue Simonazzi – un aumento del genere da un anno all’altro. L’assessore, nella sua risposta, prova a paragonare il costo il servizio pubblico offerto alla comunità, con un servizio privato dimenticando che il pubblico non è il privato, che il privato ha come obiettivo fare business mentre il pubblico non dovrebbe avere mentalità manageriale ma soprattutto i costi di una baby sitter privata, che fa un servizio individuale, non possono essere paragonati ad un servizio pubblico ad offerta collettiva. Se questo è il pensiero di questa giunta ci dobbiamo forse aspettare che il costo del trasporto pubblico scolastico a Marcaria venga equiparato a quello del servizio taxi privato ed individuale? La nostra proposta fatta all’Amministrazione di utilizzare i fondi del decreto ministeriale, come fatto da tantissimi altri Comuni, per abbassare le tariffe di questi servizi e delle rette scolastiche, ha ricevuto come risposta un secco no perché il finanziamento ministeriale verrà utilizzato “a beneficio dei tre plessi [..] a supporto delle spese di gestione delle stesse” il che tradotto significa che il Comune di Marcaria utilizzerà quesi soldi per risparmiare nel suo bilancio senza diminuire i costi per le famiglie”.
“Crediamo che una Giunta – conclude Simonazzi – debba avere motivazioni molto forti per alzare le tariffe dei servizi alle famiglie in un momento in cui si fa fatica ad arrivare a fine mese, soprattutto dovrebbe pensare a come far pagare meno le famiglie più numerose che sono quelle che hanno più difficoltà, mentre questa Amministrazione le penalizza più delle altre. Il motivo di questi aumenti è semplice: dopo due anni di sfarzi grazie all’abolizione del patto di stabilità e alla possibilità di utilizzare l’avanzo di amministrazione che ha permesso a questa Giunta di poter spendere senza grosse preoccupazioni, oggi devono scontrarsi con le ristrettezze di bilancio e con le scelte da fare. Questa Giunta ha scelto di alzare le tariffe alle famiglie e crediamo che non sarà l’unico aumento previsto”.
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