Cronaca

Funerale di povertà: l'ultimo viaggio lo paga il comune di Casalmaggiore

995 euro il funerale, 132 euro per il dibrigo delle pratiche, 150 euro per i costi di inumazione. Il contratto è stato stipulato tra Comune di Casalmaggiore e Imprese funebri Mantovani

CASALMAGGIORE – L’albo pretorio di un comune narra di tutta la storia amministrativa di una città. Capita poi che a volte, semplici determine, celino storie che anche se in maniera del tutto sommaria – la legge sulla Privacy impedisce a chi scrive di narrarne i dettagli e a chi pubblica nello spazio degli atti comunali di fare altrettanto – o raccontino vite. Sono solo abbozzi di possibili quadri.

Spesso si muore soli. A volte, quando ancora vi sono familiari in vita, si può essere accompagnati nell’ultimo viaggio, altre volte, quando non c’è più nessuno sono i comuni stessi a farsi carico dell’ultimo viaggio, in parte o per l’intero viaggio. E’ il cosiddetto ‘servizio di funerale in povertà’, pratica che ha visto un progressivo aumento negli ultimi anni.

Le amministrazioni stanziano una cifra annuale in previsione di questo tipo di funerali. E così sono pronti all’eventualità. Poi ci sono i ‘funerali sociali’ (anche questi in aumento negli ultimi anni in Italia). In questo caso l’amministrazione chiede uno sconto pari al 50% perché chi muore è già a carico e seguito dai Servizi Sociali e sono in condizioni di difficoltà.

Nel primo caso rientra la donna, ospite della Casa di Riposo di San Giovanni ma residente a Casalmaggiore, deceduta nella casa di riposo. Nessun parente, nessuna cifra da parte, nessuno in grado di prendersi carico di quell’ultimo viaggio.

La determinazione 702 dell’8 agosto fissa che – secondo quanto prevede la legge – sia il comune stesso a prendersene carico. 995 euro il funerale, 132 euro per il dibrigo delle pratiche, 150 euro per i costi di inumazione. Il contratto è stato stipulato tra Comune di Casalmaggiore e Imprese funebri Mantovani (995 euro). I 132 euro verranno rimborsati al comune di San Giovanni in Croce mentre i 150 sono spese del comune.

Un atto previsto dalla legge ma pure un ultimo atto di umanità da parte delle amministrazioni e in questo caso dell’amministrazione di Casalmaggiore. Storie sepolte che resteranno scritte negli atti comunali e celate dietro ad una lapide. E forse è giusto così.

Nazzareno Condina

 

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