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Siam mica a Copenaghen, domani festa in via Baldesio tra libri, fiabe, street food e lavori (in corso)

"Via Baldesio sarà solo l'inizio. Perché non ha senso avere un'isola felice e tutto intorno restare con gli stessi problemi. Andremo avanti nel cercare di realizzare progetti per la mobilità dolce e per la rigenerazione urbana

CASALMAGGIORE – Una signora in carrozzina attraversa la strada in prossimità del Milarepa. Lo può fare, ed in assoluta sicurezza, grazie alle migliorie apportate dal progetto cofinanziato da Fondazione Cariplo che rispecchia (anche se con variazioni) il progetto elaborato da Matteo Dondé, uno dei maggiori, se non il maggior esperto italiano in mobilità dolce. Presto – entro la fine dell’anno sicuramente – lo potrà fare arrivando sino in piazza. La città più sicura – e più vivibile – parte da qui, dalla strada che per prima ha visto la sperimentazione, una sperimentazione che è divenuta progetto grazie alla caparbietà del Comitato Slow Town di Gian Carlo Simoni, a quella del gruppo Persona Ambiente di Damiano Chiarini, all’impegno come testimonial di Andrea Devicenzi, al Comune di Casalmaggiore e alla Fondazione bancaria che ha premiato il progetto innovativo, uno dei primi ad essere realizzato in Italia.

Perché è vero, non siamo mica a Copenaghen, ma quello di Copenaghen è un modello esportabile. Strade slow, rigenerazione urbana, parchi attrezzati ed inclusivi, recupero della socialità non sono solo parole. Qui sono fatti concreti. E domani sarà festa in via Baldesio. Una festa di ‘medio termine’, essendo ancora i lavori in corso, ma una festa voluta soprattutto per spiegare alla cittadinanza, e a chi vorrà ascoltare, cosa significa una strada e una città più sicura per pedoni e velocipedi, dove le macchine vanno forzatamente piano e dove l’equilibrio tra utenza debole (persone a piedi ed in bici) e utenza forte (le auto) viene ristabilito.

Percorsi sicuri per portatori d’handicap, la prima strada (in provincia) disegnata coi i percorsi per non vedenti. E poco importa che siano uno o cento, ci sono ed hanno diritto ad andare in strada in maniera sicura. Secondo il motto che una strada più sicura per chi ha gravi problemi di mobilità è una strada più sicura per tutti. Nei giorni scorsi è stato piazzato pure il verde, almeno in parte, e la strada ha cambiato aspetto. Anche questa è solo una parte delle migliorie legate all’arredo urbano. Una parte comunque già importante.

L’iniziativa ‘Non siamo mica a Copenaghen’ è stata presentata ieri presso il Centro Milarepa. Chiaristella Ferrari è una delle sostenitrici della filosofia che c’è dietro e dentro alla ‘città lenta’. “Una città che guarda avanti – ha sottolineato la dottoressa Ferrari – in cui tutti possono trovare qualcosa, un loro equilibrio”. Lo slogan con il logo è stato prestato dal Comitato di Porta Castello di Reggio Emilia, un Comitato gemellato con quello di Slow Town i cui rappresentanti saranno presenti in città.

Ma passiamo alle iniziative. Dal primo pomeriggio sarà aperta la postazione di book Crossing del parco e verrà inaugurata la libreria esterna costruita e donata da Daniele Fortunati, abile falegname per l’occasione. Una libreria particolare, a disposizione del pubblico 24 ore su 24, che oltre ai libri ha, nella parte superiore, un nido per gli uccelli. Sarà la prima postazione fissa, dopo quella della via riservata ai bambini, per prendere a prestito o lasciare libri a disposizione di tutti. A questa ne seguiranno altre in città. La prossima dovrebbe essere realizzata, grazie ad un progetto provinciale, dalla stessa biblioteca nel parco del liceo Romani.

Alle 17.30 Giovanna, Arianna e Alessia, un gruppetto ristretto di Casalmattori daranno il via ad uno spazio riservato ai bambini. “Inizieremo – spiega Giovanna Anversa – con la sigla delle fiabe sonore di quando eravamo piccini noi, poi ne leggeremo un paio a testa, ma conoscendoci, saranno anche un pò interpretate. Chiusura con la sigla finale delle fiabe sonore. Non leggeremo fiabe conosciute quindi i vari principi, principesse, belle addormentate, cappuccetti rossi ecc, non ci saranno”. Sarà un viaggio – per i più piccoli ma pure per i più grandi – alla scoperta di favole nuove.

Dalle 16 alle 22 presso la macelleria equina di Giovanni Pagliarini, street food con le specialità preparate per l’occasione. Possibilità di fermarsi a cena e mangiare nella via.

Per quanto riguarda le iniziative messe a punto dal Milarepa, dalle 15 Shiatsu e Yoga per bambini, gratuito e su prenotazione. Spazio anche alla riflessologia plantare. Alla sera poi un graditissimo ritorno per Casalmaggiore. Un vegan street food curato da Luigi Cavalca. Per questo evento è necessaria la prenotazione.

Alle 18, per chi volesse, verrà realizzato un tour della via per mostrare quel che si è fatto e spiegare i lavori che restano da fare. Sarà possibile fare domande, esporre critiche e lanciare ipotesi di migliorie per la via. Sarà anche occasione per la presentazione dei dati sulle auto e sulla velocità media dei rilievi effettuati dalla Polizia Municipale prima dei lavori e dopo. Rilievi – gli ultimi – effettuati nella scorsa settimana.

“Via Baldesio sarà solo l’inizio. Perché non ha senso avere un’isola felice e tutto intorno restare con gli stessi problemi. Andremo avanti nel cercare di realizzare progetti per la mobilità dolce e per la rigenerazione urbana, appoggiando le istanze dei cittadini che lo vorranno”. Progetti che guardano al futuro insomma. Un futuro slow, un futuro più sicuro per tutti.

Nazzareno Condina

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