Cronaca

Coevit-Viadana, attesa per la sentenza del 12 ottobre Perteghella lancia l'allarme

"A quanto ammonterebbe il danno che il Comune di Viadana dovrebbe riconoscere a Coevit s.r.l.? L’Amministrazione intenderebbe riconoscerlo come un debito fuori bilancio e da chi verrebbe liquidato in favore di Coevit s.r.l.?".

VIADANA – E’ una situazione intricata quella che coinvolge il comune di Viadana e che dovrebbe dare una prima risposta certa, e forse un punto fermo, il prossimo 12 ottobre quando è ottobre la sentenza del Tribunale di Mantova. A sollevare al questione mediante una interrogazione il consigliere comunale di Viadana Democratica (minoranza) Silvio Perteghella. “A quanto ammonterebbe il danno che il Comune di Viadana dovrebbe riconoscere a Coevit s.r.l.? L’Amministrazione Comunale intenderebbe riconoscerlo come un debito fuori bilancio e soprattutto da chi verrebbe liquidato in favore di Coevit s.r.l.? L’Amministrazione Comunale non intravede delle oggettive responsabilità del R.u.p nel procedimento di risoluzione che non avvenne per mano del Commissario Prefettizio? In tutta questa controversia le ragioni di Coevit s.r.l. non siano state favorite da molteplici errori procedurali che hanno lasciato la gestione economica alla medesima per lungo tempo nonostante la risoluzione contrattuale?”.

Sono queste le domande contenute nel documento presentato da Perteghella alla stampa. Il documento parte però dalla cronistoria della vicenda: “Il 2 febbraio 2007 il Comune di Viadana sottoscriveva con L’A.T.I. Coevit s.r.l. – Stone Service s.r.l. un Contratto di Costruzione e Gestione per la riqualificazione degli spazi ubicati in Piazzale Libertà a Viadana. Il contratto iniziale prevedeva una serie di opere da realizzare (bar mensa, parcheggio, porticato, bocciodromo ed un piccolo parco ) come indicato nel Contratto allegato nel quale veniva inoltre individuato il tempo utile alla realizzazione delle opere ( 31/12/2007 1° stralcio, 31/12/2008 2° stralcio) le penali per gli eventuali ritardi e la quota (40%)di opere da poter concedere in subappalto. Dopo anni di ritardo nella realizzazione delle opere programmate, penali non incassate da parte del Comune di Viadana inizia un contraddittorio tra i contraenti che porta ad una modifica del contratto iniziale mediante la stipula di un Atto aggiuntivo”.

Passo successivo quanto accade il 9 novembre 2012: “Veniva sottoscritto – si legge – tra il Comune di Viadana e la società Coevit s.r.l l’Atto aggiuntivo con il quale le parti concordano una proroga contrattuale alla realizzazione delle opere concordate. Per la compensazione delle penali non incassate dal Comune di Viadana vengono previste opere aggiuntive ( installazione pensiline fotovoltaiche ed illuminazione del parcheggio a titolo gratuito per tutta la durata del contratto in favore del Comune) viene modificato ulteriormente l’oggetto delle opere di “pubblico interesse” da realizzare in difformità rispetto alla gara d’appalto e al relativo contratto iniziale (che prevedeva la realizzazione di un bocciodromo). Viene inoltre previsto un nuovo crono programma per l’ultimazione dei lavori (1°stralcio sei mesi successivi rispetto alla sottoscrizione atto aggiuntivo, 2°stralcio 30/06/2014). A tal proposito andrebbe fatto notare che i pannelli fotovoltaici installati sulle pensiline di Piazzale Libertà e sugli immobili costruiti generano una produzione energetica di circa 35000 / 40000 Euro annui in favore di Coevit s.r.l., produzione ben superiore al fabbisogno del piazzale che ad oggi è a totale godimento della società menzionata. Tali compensazioni di cui il Comune di Viadana non ha mai goduto sono state ammesse nonostante i divieti imposti dalla Determinazione Anac n° 6 del 26/10/2011. A garanzia delle opere e delle migliorie individuate nell’Atto Aggiuntivo veniva depositata polizza fideijussoria di Euro 500.000 la società fidejussoria garante delle obbligazioni contrattuali è Fideas S.p.A”.

Il documento prosegue nel riepilogo della vicenda. “L’opera che venne definita dal contraddittorio tra Coevit s.r.l. e il Sindaco e dalla Giunta del Comune di Viadana veniva denominata “Cittadella della Salute” ( immobile che avrebbe dovuto ospitare in locazione il Centro medico San Nicola s.r.l. ed altri servizi sanitari di natura privata). Per poterla realizzare, l’Amministrazione precedente avrebbe dovuto chiedere l’approvazione al Consiglio Comunale di una Variante al Piano Triennale delle Opere Pubbliche. A settembre 2013 l’Amministrazione Comunale attraverso l’area tecnica decise di chiedere preliminarmente il via libera alla Commissione Paesaggistica, l’inserimento preventivo rispetto all’approvazione della Commissione Paesaggistica nella Variante al Piano Triennale OO.PP sarebbe stato un atto dovuto. A novembre/dicembre 2013 il Consiglio comunale non approvò tale atto di indirizzo proposto all’o.d.g. del Consiglio dall’ Amministrazione Penazzi. Il 27/05/2014 il Sindaco del Comune di Viadana venne sfiduciato dal Consiglio Comunale ed il Comune veniva sottoposto a successivo Commissariamento Prefettizio. Il 30/05/2014 Coevit s.r.l. sottoscriveva contratto di locazione commerciale con la società Magia s.r.l. successivamente variata in Plaza s.r.l.s per la conduzione del bar presso Piazzale Libertà. Il 30/06/2014 scadeva il termine per la realizzazione delle opere 2°stralcio di Piazzale Libertà. A Giugno/Settembre 2014 perveniva al Comune di Viadana (MN) S.c.i.a. per attività di attività di somministrazione alimenti e bevande inoltrata in modalità telematica dall’ ex commercialista Panchieri con elaborati grafici firmati dal Geom. Luigi Serio”.

Infine, ecco il passaggio che porta poi alle domande di Perteghella. “Il 03/11/2014 il Dirigente dell’Area tecnica del Comune di Viadana in violazione delle norme procedimentali provvedeva alla risoluzione unilaterale del Contratto di costruzione e Gestione di Piazzale Libertà (modificato dal successivo atto aggiuntivo). La risoluzione di un Contatto di Costruzione e gestione viene disciplinato dagli artt. 135, 136 e 142 del Codice Civile, che individua soltanto nella Stazione Appaltante la possibilità di risolvere un contratto di quella natura su proposta del Responsabile Unico del Procedimento. Agli atti dell’Albo Pretorio non risulta alcuna delibera di Risoluzione da Parte del Commissario Prefettizio. Alla comunicazione della volontà risolutoria dell’Ing. Sanfelici non seguiva l’escussione della polizza fidejussoria a a garanzia delle opere da realizzare (500.000 Euro)”.

“A Maggio 2015 Coevit s.r.l. . – si conclude il documento – non impugna la risoluzione “farlocca” presso il Tribunale Amministrativo Regionale, ma preferiva chiedere al Tribunale civile di Mantova i danni al Comune di Viadana (danno emergente e lucro cessante). Il 29/09/2015 viene prodotto il tentativo di escussione della polizza fidejussoria da parte del Dirigente dell’Area tecnica, ma la polizza era scaduta da ben sessanta giorni circa. Nel frattempo da circa un anno presso il locali di Piazzale Libertà veniva tollerata la presenza di una attivitàdi somministrazione alimenti e bevande che non aveva i requisiti di carattere generale individuati dal Codice degli Appalti, che non versava i dovuti canoni di Locazione al Comune di Viadana e che il 31/07/2017 veniva colpita da una Interdittiva Antimafia dalla Prefettura di Mantova. Ad oggi il Comune di Viadana non ha nemmeno prodotto una azione di rivendicazione dei proventi dovuti al godimento degli impianti fotovoltaici, proventi che sono rimasti negli ultimi 4 anni ad avvallo della società che si è vista risolvere il Contratto (Coevit s.r.l.)”.

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