Cultura

L'installazione di Sbolzani rivivrà a Remedello e sarà materia di studio a scuola

L’installazione infatti verrà trasferita all’Istituto Agrario Bonsignori di Remedello, in provincia di Brescia, dove sarà una sorta di particolarissimo libro di testo, che dovrà essere osservato e compreso, con spiegazioni al seguito.

CASALMAGGIORE – Che ne è di una mostra quando questa finisce? Beh, il quesito potrebbe persino sembrare filosofico, se non fosse che in questo caso la risposta è molto semplice. La mostra “La storia della Bassa – Il futuro dal passato”, installazione a cura dell’artista di Rivarolo del Re Franco Sbolzani e degli studenti del Polo Romani di Casalmaggiore che con lui hanno collaborato, si è chiusa ufficialmente lunedì scorso, ma continuerà a vivere e ad avere una sua funzione ben precisa.

Certo, quello che prima di poteva ammirare nella chiesa di San Francesco ora è stato disinstallato e spostato altrove, ma quei sette cubi che ripercorrono, con oggetti, scritti, immagini, foto e accostamenti, la storia della Pianura Padana nei suoi momenti salienti e nel suo progresso – non sempre visto in accezione positiva – avranno ancora uno scopo ben preciso. E didattico, perché ancora una volta si rivolgeranno alle scuole.

L’installazione infatti verrà trasferita all’Istituto Agrario Bonsignori di Remedello, in provincia di Brescia, dove diverrà una sorta di particolarissimo libro di testo, che però non andrà tenuto nello zaino o sul banco e non andrà letto, ma dovrà essere osservato e compreso, con spiegazioni al seguito. I ragazzi dell’Istituto Agrario, infatti, cureranno le ricerche inerenti l’agricoltura con il passaggio dal passato al presente al futuro, incarnando così alla perfezione il percorso temporale che la mostra porta con sè.

I cubi sono stati ritirati nei giorni scorsi, anche per “liberare” lo spazio interno della chiesa di San Francesco, concesso per tutti i mesi estivi dal parroco don Claudio Rubagotti, sempre lieto di aprire gli spazi della parrocchia anche ad iniziative culturali per farli vivere oltre il mistero eucaristico, e tra novembre e dicembre verranno portati nella loro nuova dimora bresciana. Così la mostra sulla storia della Bassa continuerà a vivere e perpetuerà il suo scopo primario: parlare ai giovani e alle generazioni di oggi e domani.

G.G.

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