Cronaca

LA DEBACLE DI TRENORD Martedì di caos per tutte le linee della provincia

"Treno delle 8:15 per Parma in ritardo e monovagone - racconta G.V. che l'odissea l'ha vissuta in diretta - il capotreno non vuole partire perché siamo strapieni. Alla fine sono scese una ventina di persone perché siamo strapieni".

Si apre un’altra mattina pessima per la Brescia Parma. L’ennesima da aggiungere alla già lunghissima lista dei disagi – ritardi, soppressioni, treni piccoli rispetto alle esigenze di traffico – della linea. E’ il 20333 a subire i disagi maggiori. Avrebbe dovuto partire alle 8.15 da Casalmaggiore ma è giunto alla stazione 20 minuti dopo (e senza nessun annuncio sulle App o sul sito). Arrivato a Casalmaggiore è stato preso d’assalto dai pendolari in attesa di andare a Parma (e già in ritardo). A quel punto, e con i viaggiatori in sovrannumero già a bordo, il capotreno ha deciso che così pieno non si poteva procedere.

“Treno delle 8:15 per Parma in ritardo e monovagone – racconta G.V. che l’odissea l’ha vissuta in diretta – il capotreno non vuole partire perché siamo strapieni. Alla fine sono scese una ventina di persone perché siamo strapieni e il capotreno non vuole partire. Siamo ancora fermi a Casalmaggiore. Il capotreno è in contatto con il capotreno del treno delle 9 per cercare una soluzione. Stiamo partendo lasciando giù un bel gruppo di persone. Dovranno aspettare il treno delle 9”.

In questa foto e nelle successive la situazione del treno partito da Casalmaggiore verso Parma martedì mattina

Altro particolare segno del nervosismo che impera anche tra il personale viaggiante: “Un ragazzo voleva fare delle foto per documentare. Il capotreno si è arrabbiato dicendo che su suolo ferroviario non si possono fare foto”. Stesso racconto, quello di M.G.: “Basta distrarsi un attimo e il treno 20333 torna monocarrozza e in netto ritardo… e non è nemmeno segnalato sul l’applicazione. Magari sperano che non ce ne accorgiamo. Da Casalmaggiore non ci fanno partire, giustamente, perché siamo in troppi. Si attende qualche volontario che decida di scendere per prendere il treno dopo. Non è una scelta facile, ognuno ha i suoi impegni e siamo già in straritardo”.

Un altro pendolare rimasto a piedi racconta: “Dopo qualche giorno con due carrozze, oggi Trenord é tornata ai vecchi costumi treno delle 8.15 in ritardo 30 minuti e con una sola carrozza: persone stipate anche nelle porte. Arriva sul binario 1 il treno da Parma delle 8.40 con 4 carrozze, di cui almeno 3 vuote sul binario 1. Oggi attendiamo il treno delle 9, con la vita meglio non rischiare… Alle 8.50 il treno 20333 é ancora a Casalmaggiore mentre la povertà capotreno fa scendere alcuni viaggiatori… partirà alle 8.53 con 39 minuti di ritardo…”. Alla fine poi il treno è ripartito colmo, a pochi minuti dalle 9. Il successivo per Parma è annunciato con 27 minuti di ritardo.

Non c’è mai fine alla vergogna. Del resto neppure per la linea ferroviaria a cui i pendolari casalaschi e cremonesi si affidano ogni giorno per spostarsi verso Milano. I problemi sono iniziati molto presto, sul convoglio in transito da Cremona alle 6.15, segnalato con 39 minuti di ritardo a causa di un guasto agli impianti di circolazione. Va ancora peggio per il successivo, il Cremona-Milano Porta Garibaldi delle 6.35, che ha accumulato ben 95 minuti di ritardo (in questo senso in molti hanno notato la discrepanza tra quanto appare sul sito di TreNord, che indica 49 minuti di ritardo, e quanto si vede sui tabelloni in stazione a Crema, dove ne erano segnalati appunto 95) a causa di un guasto al treno verificatosi alla stazione di Castelleone.

Non è andata meglio per il treno in partenza da Cremona alle 6.54, in ritardo di 16 minuti per un altro guasto, stavolta a un passaggio a livello. Il problema di Castelleone peraltro si è ripercosso poi sulle altre corse della Cremona-Treviglio: la corsa delle 6.52 è infatti terminata nella suddetta stazione, anziché giungere a destinazione, mentre chi viaggiava da Treviglio verso Cremona si è ritrovato ad accumulare ritardi fino a 35 minuti.

Situazione difficile anche per chi è diretto a Mantova, che si è visto sopprimere il treno delle 7.40: Trenord ha segnalato la possibilità di utilizzare al suo posto quello delle 7.30 in arrivo da Milano. Soppresso, infine, anche il Mantova-Cremona delle 10.15, che verrà sostituito da un servizio autobus. Cosa che peraltro è già prevista per una serie di altri convogli, che per consentire lavori di manutenzione saranno sostituite da bus per tutta la settimana.

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