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CNC più Listone o CNC meno Listone? Questo il dilemma. Sindaco, l'accordo sembra lontano

Meno di sei mesi alle elezioni. Un tempo ancora lungo per alcuni (invero pochi), un tempo già breve per i tanti, in considerazione del fatto che, seppur non formalmente l'attuale sindaco sta promuovendo la propria riconferma già da un po'

CASALMAGGIORE – Chi sarà il candidato sindaco di CNC più Listone alle prossime amministrative di giugno 2019? E soprattutto ci sarà un candidato sindaco CNC più Listone? La domanda è d’obbligo e l’empasse registrato sino a questo momento non lascia presagire buone nuove per la compagine che sfiderà Filippo Bongiovanni e la sua amministrazione (che dovrebbe essere almeno in parte riconfermata) nella campagna elettorale.

Meno di sei mesi alle elezioni. Un tempo ancora lungo per alcuni (invero pochi), un tempo già breve per i tanti, in considerazione del fatto che, seppur non formalmente l’attuale sindaco sta promuovendo la propria riconferma già da un po’ di mesi.

Quando Listone e CNC annunciarono a fine aprile un ‘percorso’ comune che avrebbe portato le due compagini a correre affiancate c’era forse troppo ottimismo nell’aria. Allora non c’era un candidato comune, seppur vi erano diversi punti comuni del programma dai quali partire. Ai molti non sembrò che un problema di ‘lana caprina’. Baldanzoso, e forse per sviare l’attenzione dei cronisti sulla questione, Mario Daina (CNC) disse che il candidato c’era già.

Già però un certo disaccordo apparve netto allora. Era stato Gabriel Fomiatti (Listone) a sostenere nell’aprile scorso che il sindaco avrebbe dovuto: “Essere un candidato che sia civico, che venga dalla società civile e slegato da tutte le amministrazioni precedenti. Un candidato che sia garanzia di un cambiamento netto. Questa è la nostra idea di sindaco”. CNC non era parso della stessa idea. “Attenzione – ha spiegato Pierluigi Pasotto – a quando si parla di nuovo. Anche l’amministrazione Bongiovanni era completamente nuova, ed è andata come è andata”.

CNC ha sperato – per un po’ – di trovare la convergenza su Pierluigi Pasotto, invero l’unico nome di una certa rilevanza (fatti salvi i civici di cui sotto) e di un’indubitabile esperienza e conoscenza della macchina amministrativa. Candidatura affondata dal Listone, rimasto sulle proprie posizioni. Ma il civismo, al momento, non sembra esprimere nessuno che possa realmente opporsi alla soverchiante forza dell’amministrazione in carica che mostra unità (non sempre), molta di più comunque del fronte opposto.

Ora sta al Listone rilanciare. Al momento tutto tace ma i nomi che circolano sono sempre quelli: Damiano Chiarini (che più volte ha detto no), Paolo Antonini (che non è mai parso particolarmente convinto) e Fabrizio Vappina (anch’egli con un’attività ben avviata). Resta forse il signor Brambilla, o qualche nome che il gruppo del Listone tirerà fuori al momento opportuno. Non si vedono all’orizzonte civici altrettanto forti, o conosciuti.

Intanto il momento opportuno sembra essere già in ritardo rispetto alla ciclopica battaglia che il Centro Sinistra, più o meno Listone, dovrà affrontare. Alla fine, e se non si troverà un accordo, ognuno potrebbe correre per proprio conto, salvo poi un apparentamento al secondo turno. Un’ipotesi fattibile, anche perché con molte probabilità il Movimento cinque stelle, seconda forza a livello politico in città, non presenterà nessuno e non c’è rischio alcuno che tra i due litiganti (se non proprio litiganti, quantomeno in disaccordo) qualcun altro goda.

Nazzareno Condina

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