Cronaca

Impossibile studiare a Parma e vivere nel Casalasco. La piccola storia di una scelta forzata

Una piccola storia tra le tante. La storia di una scelta fatta non in piena libertà, ma in costrizione. La storia di un territorio fortemente penalizzato e non in grado di garantire neppure una certa tranquillità a tutti i suoi figli

CASALMAGGIORE – Ha resistito sin che ha potuto, magari nella speranza che domani sarebbe stato un giorno migliore. Ma quel domani non è mai arrivato per E., studentessa casalasca di fisica. Una facoltà impegnativa – soprattutto se presa sul serio come lei ha fatto – che richiede, oltre alle lezioni, ore di laboratorio.

Ha resistito a ritardi su ritardi, a cancellazioni di treni, a un ponte chiuso. La si è anche vista a manifestare per migliorare i servizi insieme a tanti altri pendolari. Ma tutto questo non è bastato. I servizi, soprattutto quello ferroviario, restano quelli che sono e farci affidamento non è possibile.

E’ la mamma a scriverci. “Ho dovuto affittare da gennaio una stanza a Parma e volevo lo sapessi. Sono dispiaciuta non solo per l’ulteriore difficoltà economica ma perche mia figlia si disaffezionerà sempre di piu al nostro territorio; non ce la faceva piu ogni giorno perdere ore di lezione e rientrare dopo le 21 di sera poiche la facolta di fisica prevede i laboratori”.

Una piccola storia tra le tante. La storia di una scelta fatta non in piena libertà, ma in costrizione. La storia di un territorio fortemente penalizzato e non in grado di garantire neppure una certa tranquillità a tutti i suoi figli.

Nazzareno Condina

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