UniMoRe e Marconi: tre storie contro il bullismo. Ieri la consegna dei diplomi

CASALMAGGIORE – Si è tenuta ieri, nell’aula Magna della Marconi, la consegna dei diplomi di partecipazione al progetto proposto dall’UNIMORE (Università di Modena e Reggio Emilia) alle prime tre classi della scuola elementare. Un progetto relativo al bullismo, giunto ad una tappa intermedia, che proseguirà con il coinvolgimento delle classi quarte e quinte nei prossimi mesi in un altro progetto legato alla ‘Teoria della Mente’ di cui avremo modo di parlare nei prossimi mesi. Una trentina i tirocinanti universitari coinvolti nell’iniziativa che, attraverso tre favole, ha cercato di rendere consapevoli anche i più piccoli che la prevaricazione, la prepotenza non è mai una risposta e – nel caso ne si sia vittime – bisogna farsi aiutare dagli adulti ad affrontare il problema.

Un problema – quello del bullismo – visto sotto diversi aspetti. Quello del bullo, che ha sempre la possibilità di riscattarsi comprendendo sino in fondo i propri errori e quello delle vittime che devono cercare giustizia non nella reazione, ma tramite l’aiuto dei ‘grandi’ che possono affrontare insieme a loro il problema ed aiutarli a superarlo. Grandi, ma anche compagni di classe ed amici. Un fronte comune compatto che sappia, attraverso gli strumenti della ragione, far fronte ad un problema che bisogna – ed è stata questa la scommessa vinta dalla scuola e dall’Università – affrontare sin dalla più tenera età e con gli strumenti dei bambini.

Disegni, colori che rappresentano i vari stati d’animo. I bambini hanno rielaborato i racconti in un percorso importante. Un progetto ‘di sostanza’ quello sposato dalla dirigente scolastica Cinzia Dall’Asta, presente ieri nella cerimonia della consegna dei diplomi insieme al ricercatore Antonio Livreri. Altri professori coinvolti Veronica Cocco, Loris Vezzani e Alessia Cadamuro.

Un progetto importante seguito con attenzione dagli alunni in dimostrazione del fatto che a scuola si va per imparare non solo gli elementi costitutivi dell’insegnamento, ma anche per imparare ad affrontare i vari momenti della vita. Un istituto, il Marconi, da questo punto di vista all’avanguardia che ha saputo guardare più avanti.

N.C.