Inaugurato il nuovo parco di via Corsica, giochi inclusivi e bimbi soddisfatti
L'estetica è cambiata, può piacere o non piacere e di certo ci si dovrà abituare ad un parco quanto meno nella sua prima parte completamente diverso. Ma l'estetica - per i più piccoli in special modo - conta sino lì.

CASALMAGGIORE – A guardare i bambini che giocano felici in spazi ripensati per loro, con gli orizzonti ampliati ed i nuovi giochi inclusivi, l’operazione del parco di via Corsica inaugurato oggi pomeriggio può dirsi perfettamente riuscita. Un parco più funzionale ed inclusivo, con meno angoli bui dove – da quando lo stesso era stato inaugurato – più che i pargoli si radunavano gruppi poco avvezzi alla socialità. Un parco che ancora vedrà altre migliorie nel corso del tempo.
E’ sparito l’anfiteatro, non c’è più l’acquitrigno nauseabondo vivaio di zanzare, lasciato a se stesso ed è sparita la tettoia per le feste (e si è così chiusa anche la controversia legale che ha visto opposti per anni comune e frontisti). Sono rimasti – ma garantisce il sindaco Filippo Bongiovanni ancora per poco – i segni degli atti vandalici, le scritte sui marmi, le luci da sistemare.
L’estetica è cambiata, il parco è diventato più ‘all’inglese’, le essenze sono state mantenute quasi tutte. L’estetica è cambiata, può piacere o non piacere e di certo ci si dovrà abituare ad un parco quanto meno nella sua prima parte completamente diverso. Ma l’estetica – per i più piccoli in special modo – conta sino lì. La funzionalità è migliorata.
Il grado di soddisfazione – ed è l’unico che realmente interessa – è quello che si vede negli occhi dei più piccoli, nel loro correre a perdifiato e confrontarsi con i giochi a portata di tutti, nelle corse dietro ad un pallone dei ragazzini nel campetto da calcio ricavato in un’area di assoluta sicurezza. I bambini – come ci spiegano – sono gli stessi che si ritrovavano nel parco del Romani, in spazi in cui ci voleva un’infinita fantasia per organizzarsi una partita di pallone. C’è anche – al posto dell’anfiteatro – un campetto per il volley che potrà essere utilizzato al bisogno. Anche i genitori che ci sono e – per una volta – affollano un giardino recuperato sembrano essere soddisfatti: da ogni punto di seduta adesso la visuale consente di non perdere di vista i figli.
“Abbiamo inaugurato oggi il termine dei lavori del secondo lotto del parco di via Corsica – ha spiegato il sindaco Filippo Bongiovanni presente all’inaugurazione insieme al vice Giovanni Leoni e ai consiglieri Francesco Ruberti e Giuseppe Cozzini – che abbiamo risistemato in questi cinque anni di mandato sfruttando risorse che ci erano rimaste proprio legate alle aree verdi. Abbiamo fatto in modo che sorgesse con nuovi giochi inclusivi, che sorgesse con spazi più aperti. Non c’è più la collina con quella grotta che era ricettacolo di malintenzionati e in cui spesso ritrovavamo cose che non si possono dire ed abbiamo sistemato tutto grazie al lavoro del progettista Paolo Strina e dell’impresa Damac che ha eseguito i lavori”.
Un lavoro importante, 60 mila euro per il primo lotto, 80 mila per il secondo. “L’obiettivo dell’amministrazione – ha spiegato il progettista Paolo Strina – era quello di creare e conferire più sicurezza a tutto il parco e specialmente nella sua prima parte. Le colline che preesistevano nella zona sono state sbancate, e nel momento dello sbancamento il muro che abbiamo alle nostre spalle è saltato fuori come elemento primario, fondale scenico d’ingresso del parco. Il fruitore che entra nel parco è la prima cosa che vede. Una delle idee guida del progetto è stata la ciclabile che costeggia la provinciale. Nel momento in cui si vorranno rendere permeabile la ciclabile con il restante parco la si potrà collegare con la parte in fondo. La pavimentazione che si vede in fondo blu è una pavimentazione antitrauma che servirà ad accogliere eventuali futuri giochi per i bambini. La muraglia che sta in fondo alla pavimentazione antitrauma è una barriera visiva rispetto al parcheggio adiacente alle poste e a partire dalla pavimentazione blu si snoda un percorso fatto di un arredo urbano particolare, ossia sedute più elementi decorativi che articolano tutto il muro che è un muro parlante. Infatti il totem che sta in coincidenza all’inizio del percorso accoglie un testo che è stato un estratto di un libro che a me piace molto (una citazione di Jean Paul Sartre, ndr) e che ha dato il nome al muro stesso, il muro allegorico. Un muro che non deve essere inteso solo come tale ma un muro attrezzato, un muro parlante con cui la gente può interagire. Il percorso, per concludere, arriva nel punto più estremo con degli snodi con sentieri che collegano i preesistenti percorsi”.
Anche i giochi inclusivi – per concludere – sono stati acquistati grazie ad un bando di 20mila euro e ad un minimo contributo del comune. Un parco in più in una città è sempre ed a prescindere una notizia positiva. Soprattutto quando accende sorrisi e voglia di giocare e di correre, proprio come in questo caso.
Nazzareno Condina