Gardani, Araldi, Toscani: da tre sindaci "storici" appoggio pubblico a Vappina in una lettera
I tre sindaci spiegano quanto fatto, ripercorrendo la storia recente di Casalmaggiore, senza attaccare Filippo Bongiovanni, anche se in alcuni passaggi si legge una risposta alla dichiarazione dello stesso Bongiovanni che aveva detto che dietro a Vappina c’è chi ha rovinato la città negli ultimi 20 anni.
CASALMAGGIORE – E’ un vero e proprio endorsement quello che arriva da tre ex sindaci di Casalmaggiore a favore di Fabrizio Vappina. La lettera, che sarà distribuita a partire da domenica, porta la firma di Antonio Gardani, sindaco dal 1980 al 1988, Massimo Araldi, sindaco dal 1988 al 1999, e Luciano Toscani, primo cittadino dal 1999 al 2009. I tre sindaci spiegano quanto fatto, ripercorrendo la storia recente di Casalmaggiore, senza attaccare direttamente Filippo Bongiovanni, primo cittadino uscente, anche se in alcuni passaggi si legge una risposta alla dichiarazione dello stesso Bongiovanni che aveva detto che dietro a Vappina c’è chi ha rovinato la città negli ultimi 20 anni. Riportiamo il testo della lettera integralmente.
“Cari concittadini,
mancano pochi giorni al 26 maggio, un giorno importante per la nostra Città: potremo scegliere il nuovo Sindaco, la nuova Amministrazione, potremo dire la nostra sul futuro che vogliamo per la nostra comunità. Un futuro che parte da lontano, nel passato, almeno agli anni ’70, quando il Casalasco era zona depressa. Terra di emigrazione, verso Milano o l’Emilia. Terra senza imprese, senza spirito di iniziativa, senza un futuro per i giovani. Ma una generazione di giovani politici si ribellò al declino e immaginò che una storia diversa fosse possibile. A partire dagli anni ’80 Casalmaggiore ha vissuto la sua rinascita.
Si sono insediate attività produttive e con esse un benessere diffuso; la popolazione ha ricominciato ad aumentare, dando slancio all’edilizia pubblica e privata; la collaborazione con i comuni limitrofi ha favorito il potenziamento dei servizi pubblici, come il nuovo ospedale; è aumentata l’offerta di servizi scolastici, con l’ampliamento delle scuole esistenti e la costruzione di nuovi plessi. Grandi risorse, arrivate in gran parte a fondo perduto, sono state investite sul patrimonio immobiliare pubblico. Casalmaggiore ha visto rinascere il Teatro, la Biblioteca, l’Auditorium di Santa Croce, il Museo del Bijou, il Palazzo Diotti, il Palazzo Martinelli, Santa Chiara, centro sportivo Baslenga.
Recuperare quanto di meglio ci hanno lasciato in eredità i nostri Padri e investire in Cultura per i nostri figli: questa l’idea ispiratrice: solo l’Istruzione e la Cultura ci rendono capaci di capire il mondo moderno e di vincere le sfide che dobbiamo affrontare. Sul piano sociale c’erano dei rischi: in pochi anni sono arrivati oltre duemila nuovi cittadini. I cambiamenti fanno paura, è normale. Ma, anziché cavalcare la paura, Casalmaggiore in quegli anni l’ha affrontata. Col lavoro paziente e generoso di tanti concittadini, a partite da don Paolo Antonini e i suoi volontari della Casa dell’Accoglienza. E’ per questo che non ci sono stati episodi rilevanti di intolleranza: chi è arrivato a Casalmaggiore per lavorare e vivere in pace, cercando un futuro migliore per sé e per i suoi figli, è stato accolto con benevolenza. Casalmaggiore è città aperta e solidale, da sempre.
Siamo stati testimoni ed attori in prima linea di quegli anni. Siamo orgogliosi di quanto fatto dalla nostra Comunità e al tempo stesso preoccupati perché abbiamo visto, negli ultimi anni che questo percorso virtuoso si è interrotto. Abbiamo individuato in Fabrizio Vappina la persona in grado di riprendere il cammino. Lo sosterremo, se sarà il nuovo Sindaco, e metteremo a sua disposizione, in amicizia, la nostra esperienza. Nel suo programma, e nella squadra che lo sostiene, vediamo la volontà e la capacità di proseguire la costruzione di una città aperta, laboriosa, vivace, solidale, attenta delle persone e all’ambiente. Una città per l’Uomo”.
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