Cronaca

Amo Colorno: "Bene i fondi per il ponte nuovo, ma si continui a salvaguardare quello vecchio"

“Abbiamo scritto una missiva al Ministero dei Trasporti per chiedere di valutare quanto sopra e chiediamo maggiori controlli da parte degli organi di polizia, atti a monitorare il più possibile il flusso di mezzi pesanti e la loro regolarità di peso”.

COLORNO – Il gruppo Amo Colorno interviene in merito alle ultime novità emerse da Roma sulla stanziamento di fondi per il nuovo ponte di Casalmaggiore-Colorno e sull’elettrificazione della linea ferroviaria Parma-Brescia. “Buone notizie arrivano dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, a seguito del rinnovo contrattuale con Rfi e dell’aggiornamento di quello con l’Anas – si legge nel comunicato – . Per l’Emilia Romagna, vengono stanziati 636 milioni di euro da utilizzare in 29 interventi infrastrutturali e relativi alla viabilità, tra cui ci saranno il nuovo ponte sul Po tra Colorno e Casalmaggiore e l’elettrificazione della Parma-Brescia. Una piacevole notizia che apre lo spiraglio a rinnovate speranze di vedere un giorno, un servizio ferroviario degno di questo nome, senza ritardi e disservizi quotidiani, e che garantisce la realizzazione di un nuovo ponte sul Po, atto a sostituire quello attualmente rappezzato”.

“Se i fondi ci sono, il tempo non è così galantuomo – spiegano da Amo Colorno – e l’attesa sarà ancora lunga e ardua la salita. Per queste ragioni come abbiamo più volte ricordato, riteniamo fondamentale salvaguardare l’attuale infrastruttura, al fine di scongiurare eventuali e non certo impossibili chiusure future. Chiusure che potrebbero finire di devastare un territorio che ha solo da poco tempo iniziato a respirare. Per garantire che questo non succeda bisogna far si che siano rispettati i regolamenti in vigore sul ponte, ossia quello della velocità massima a 50 km/h e quello relativo al peso dei mezzi pesanti che non deve superare le 44 tonnellate. Gli autovelox sembra saranno installati su entrambe le corsie quanto prima, e i mezzi pesanti vengono controllati del limite delle possibilità dalla polizia stradale”.

“Essendo quello dei mezzi pesanti il problema principale – prosegue lo scritto – avevamo proposto l’installazione del tutor Overload; un sistema in grado di verificarne singolarmente il peso, anche durante il movimento (per non causare rallentamenti al traffico). Un sistema in uso già in 5 punti delle autostrade Italiane che attraverso dei sensori su strada e delle telecamere è in grado di stimare peso, numero di assi e classe del veicolo. Tale sistema è affidabile e preciso e non sbaglia le pese, ma purtroppo a causa del codice della strada, che non prevede la possibilità di sanzionare un automezzo in movimento, viene affiancato da un’aree di pesa statica, posizionate a distanza del tutor Overload, facendo diventare tale ed essenziale sistema di rilevamento, solo un supporto atto a fermare con sicurezza ogni trasgressore. Un vero peccato, essendo questo un sistema che potrebbe essere installato su tutti i viadotti a traffico notevole (come il nostro ponte), garantendo quindi minor sollecitazione della struttura e una maggior sicurezza di tenuta. Se vi fosse una modifica del codice della strada, concedendo di sanzionare con la pesa dinamica e facendo arrivare le multe a domicilio, si potrebbero mettere in sicurezza tantissimi ponti Italiani che ad oggi non giacciono nelle migliori condizioni”.

“Per tale ragione – si conclude il comunicato – abbiamo scritto una missiva al Ministero dei Trasporti (in copia ai due presidenti della provincia di Parma e Cremona, e ai due sindaci di Colorno e Casalmaggiore), per chiedere di valutare quanto sopra, e nell’attesa di un riscontro, sperando positivo, chiediamo maggiori controlli da parte degli organi di polizia, atti a monitorare il più possibile il flusso di mezzi pesanti e la loro regolarità di peso”.

Di seguito ecco la lettera indirizzata al Ministro Danilo Toninelli:

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