Il viaggio nel premio Don Mazzolari: vince Daniela Novello che racconta l'uomo che migra
"Venticinque scatole per i suoi silenzi" il titolo dell'opera in cui si vedono scatole di scarpe, in piombo grigio dentro cui collocare i pensieri e anche il materiale raccolto in fretta dall'immigrato di turno per sfuggire ai controlli.
BOZZOLO – Ha aperto sabato a Bozzolo, con la presenza di tantissima gente, la Rassegna Internazionale d’Arte XV Premio Città di Bozzolo e la IX Biennale don Primo Mazzolari. Tra le tante autorità arrivate anche il Viceprefetto Vicario di Mantova Giorgio Spezzaferri. A fare gli onori di casa ovviamente il sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio, che ha lasciato la parola a Sergio Cagossi, presidente della Giuria incaricata di assegnare il primo premio, con l’attribuzione della somma di 4mila euro consegnati alla giovane artista milanese Daniela Novello.
“Venticinque scatole per i suoi silenzi” il titolo dell’opera in cui si vedono scatole di scarpe, in piombo grigio dentro cui collocare i pensieri e anche il materiale raccolto in fretta dall’immigrato di turno per sfuggire ai controlli. Cagossi nel sottolineare come Bozzolo meriti questa mostra di livello nazionale ha ricordato la modernità di don Primo Mazzolari, addirittura all’avanguardia ai suoi tempi. “Il parroco di Bozzolo credeva nello spirito artistico al di là che fossero cattolici o meno ad esprimerlo e lui stesso era maestro nel comunicare i suoi pensieri, che sapeva esternare in maniera esemplare. Come riconosciuto anche da Papa Giovanni XXIII, che lo aveva ribattezzato la tromba padana dello Spirito Santo”.
Il sindaco Torchio poi ha parlato di un “viaggio appassionato”, riferendosi al fatto di aver potuto allestire, con tanti sacrifici ed ora immensa soddisfazione, il Palazzo dei Principi, sede di quella e di prossime mostre. Appassionati ringraziamenti a prelati e civili, alla Diocesi cremonese e mantovana, ai numerosi enti e ai singoli che hanno contribuito a rendere fruibile l’edificio, ora trasformato in autentico scrigno d’arte e cultura. Torchio ha espresso un pensiero affettuoso nei confronti di Giancarlo Ghidorsi (assente per indisposizione), riconosciuto motore insieme al presidente don Bruno Bignami della Fondazione Mazzolariana. Un ringraziamento anche al giornalsita Ennio Chiodi e a Nanni Rossi cui andava il merito di aver accompagnato il complesso “Eurocorde guitar quartett”, esibitosi alla fine in un breve e meraviglioso repertorio ispano-cubano in versione cameristica.
Tutta l’organizzazione dell’allestimento è stata curata da Paolo Sacchini con Marisa Paderni e Marta Scherini. “La Mostra che inauguriamo oggi e sino al 27 ottobre, qui al Palazzo dei Principi – ha continuato Torchio – si apre nel segno dell’attenzione al “Viaggio appassionato”, che recupera l’appello mazzolariano agli artisti per un vero e proprio cenacolo culturale, nella realtà di provincia forse meno roboante delle grandi città ma attente ai valori dello spirito. In questo viaggio non si può essere pellegrini solitari – ha continuato Torchio, citando espressioni di don Bruno Bignami – perchè il vero viandante cammina insieme a qualcun’altro, riconosce la sua fragile umanità in nome di una fraternità con tutti gli uomini. Un messaggio controcorrente soprattutto nei tempi dell’aggressività, dell’offesa e del gridare senza motivo. Un viaggio affascinante che si apre ad uno scenario globale, dovuto anche all’affievolirsi della tenuta delle comunità locali”.
Ros Pis