Salute

Punto Nascite, si va verso il Consiglio di Stato. Dalle altre Regioni qualche segnale arriva...

L’ex Ministro della Salute Giulia Grillo aveva spiegato di voler aprire a questa chance, o almeno di voler rivedere la legge dei 500 parti annui. Resta da capire se l’attuale Ministro Roberto Speranza proseguirà sull’apertura.

CASALMAGGIORE – Si va avanti, fino alla fine. Ossia fino al Consiglio di Stato. E’ questa la novità principale emersa dall’incontro dei sindaci dell’area del comprensorio Oglio Po con l’avvocato Antonino Rizzo, del foro di Cremona, che già aveva seguito la questione legale in prima battuta, terminata con un risultato poco felice. Parliamo del Punto Nascite Oglio Po e della possibilità di rivedere la delibera della giunta regionale del giugno 2018, che ha portato poi alla chiusura, precisamente dal 31 ottobre scorso, praticamente un anno fa quasi esatto, del reparto.

Il motivo? Essenzialmente numerico, dato che il mancato raggiungimento della soglia dei 500 parti annui sarebbe un campanello d’allarme e non garantirebbe gli standard minimi di sicurezza, stando a una legge nazionale, alla quale Regione Lombardia si rifà. Mercoledì 14 maggio 2019 il Tar aveva respinto il ricorso dei comuni del comprensorio Oglio Po, ora ci si riproverà, dato che Rizzo dovrebbe formulare il ricorso al Consiglio di Stato, secondo grado di giudizio di un processo amministrativo, già nelle prossime ore.

C’è un particolare, un dettaglio, non di poco conto per la verità, che è emerso negli ultimi mesi: in Trentino Alto Adige e in Friuli Venezia Giulia, infatti, si è giunti a rivedere alcune decisioni di chiusura, riaprendo i reparti di natalità. E di questo si sta discutendo, con qualche spiraglio concreto per rivedere la misura che portò alla chiusura, anche in Emilia Romagna. Nel primo caso due regioni a statuto speciale, nel secondo invece una regione sottoposta agli stessi vincoli e leggi della Lombardia.

L’ex Ministro della Salute Giulia Grillo aveva chiarito di voler aprire a questa chance, o almeno di voler rivedere quella soglia “spartiacque” dei 500 parti annui. Resta da capire se l’attuale Ministro Roberto Speranza proseguirà sull’apertura proposta dalla Grillo. Sarà, per dirla coi latini e giocando col nome del Ministro, nomen omen?

G.G.

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