Cronaca

Frassanito, Bianchi e Romanetti, tris letale. Stagione spettacoli 2019/2020 di altissima qualità

"Siamo contenti - ha chiosato Franco Frassanito in conferenza stampa - di aver allestito un'altra stagione di qualità. E siamo contenti che Casalmaggiore offra, nella stagione 2019/2020 un ricco calendario di spettacoli ed iniziative frutto anche dell'impegno dei privati"

CASALMAGGIORE – Sei spettacoli diversi, tre allo Zenith e tre al teatro comunale. La Colosseo di Marco Bianchi e Franco Frassanito – con la preziosa consulenza del direttore del teatro Giuseppe Romanetti – regala a Casalmaggiore una stagione dall’intenso fascino e per tutti i gusti. Danza, musica e prosa comica con nomi in qualche caso strappati ad altri palcoscenici più grandi e a tournee con poche date. Un’attitudine, quella di Franco e Marco, frutto di anni di contatti, di lavoro e di conoscenza della materia. Frutto di una fiducia incondizionata che la Colosseo gode, dopo anni di spettacoli organizzati e non solo a Casalmaggiore, con professionalità e competenza. A tutto questo – ciliegina sulla torta – si aggiunge un consulente in grado di aprire altre porte.

Sei spettacoli, vediamoli uno per uno.

6 dicembre – TEATRO COMUNALE – Alda Merini, poetessa dei Navigli

“Annoverata tra le maggiori voci poetiche del Novecento – scrive nella recensione dello spettacolo di Montichiari Brescia Oggi – il genio di Alda Merini e la sua travagliata esistenza riprendono voce al teatro Bonoris di Montichiari, dove alle 21 va in scena il format «Alda Merini, la poetessa dei Navigli», di e con Aldo Colonnello – già autore di un libro con lo stesso titolo -, che tratteggerà la complessa figura della poetessa con i ricordi di un sodalizio, affettivo e culturale, profondo seppur breve. Una serata piena di poesia (ricordiamo: «Sono nata il ventuno a primavera/ ma non sapevo che nascere folle,/ aprire le zolle/ potesse scatenar tempesta»), musica, aneddoti e video inediti (Merini che suona il pianoforte o che recita una poesia) con varie testimonianze, tra cui quella della terza figlia Barbara e del fratello Ezio, di Alessio Boni, Maurizio Costanzo. Al pianoforte il maestro e compositore Pietro Bonadio, mentre Luca Parmeggiani, figlio del pittore Sandro, si soffermerà sull’influenza della poetica meriniana sulla creatività del padre. Colonnello è stato vicepresidente del comitato per il Nobel alla Merini, al quale l’avevano candidata in precedenza anche l’Académie française (nel 1996) e il Pen Club Italiano (nel 2001). Vi aderirono scienziati – Rita Levi Montalcini e Margherita Hack -, filosofi come Emanuele Severino, intellettuali e figure di prestigio «a rimarcare come la Merini sia stata una straordinaria figura della cultura del ’900» afferma Colonello che ricorda come l’incontro con la poetessa abbia segnato in modo stupefacente il suo cammino e cambiato la sua vita, tanto da definirlo «epocale». «Parlerò di lei come donna e come poetessa – dice -: metterò in luce oltre al suo genio creativo, la generosità e altri aspetti meno noti». Parole e vita di Alda Merini sono confluite in molti testi, da «La Terra Santa» a «L’altra verità», da «Diario di una diversa» a «La vita facile, da «Lettera ai figli» ad «Amleto di carta» o «Elettroshock: parole, poesie, racconti, aforismi». Alda Giuseppina Angela Merini, nata nel 1931, morì a Milano l’1 novembre 2009: una donna che ha vissuto, con un filo di perle e la sigaretta tra le dita, il prodigio del respiro poetico e il dolore del disagio mentale che l’ha relegata in manicomio”.

8 dicembre – CINEMA TEATRO ZENITH – Rebecca Bianchi

L’étoile del Teatro dell’Opera di Roma torna nella sua Casalmaggiore in uno spettacolo di danza intenso ed appassionato. E non torna sola. A danzare con lei alcuni elementi della compagnia di danza del Teatro di Napoli ed altri colleghi del corpo di ballo della ‘Scala di Milano’. Il meglio della danza sul palcoscenico dello Zenith. Rebecca Bianchi – casalasca – inizia giovanissima la danza. A 11 anni è a Milano, nella Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano insieme ad altre giovanissime e talentuose promesse, sotto la direzione di Anna Maria Prina ed affina la propria preparazione sotto la direzione di Frédéric Olivieri. Nel 2009, subito dopo il diploma, Rebecca Bianchi entra a far parte del Corpo di ballo del Teatro dell’Opera di Roma. E’ qui che – gradino dopo gradino – sale la scala che la porterà, nel maggio 2015, con la Direzione del Corpo di ballo di Eleonora Abbagnato, a vincere il concorso da solista. Eleonora Abbagnato ha completa fiducia in lei. Nel 2015 le affida il ruolo principale nella Giselle di Patricia Ruanne in coppia con Claudio Coviello, un’interpretazione questa particolarmente toccante sul versante interpretativo che le è valsa, meritatamente, la nomination al Premio Benois de la Danse 2016. Il 20 dicembre 2015 è nominata prima ballerina al termine di Schiaccianoci di Giuliano Peparini. Nel 2017, al termine della rappresentazione di Giselle di Patricia Ruanne è nominata dal Presidente del Teatro dell’Opera di Roma Virgina Raggi, alla presenza del Sovrintendente Carlo Fuortes e della Direttrice del Corpo di Ballo Eleonora Abbagnato, étoile del Teatro dell’Opera di Roma. Rebecca delizierà il pubblico con la sua infinita classe e leggerezza.

9 dicembre – TEATRO COMUNALE – Peter Bernstein & Guido Di Leone – To Jim Hall (col patrocinio dell’assessorato alla Cultura del Comune di Casalmaggiore)

Non solo un omaggio ad uno dei più grandi musicisti Jazz della storia ma anche un ponte tra passato e presente, un luogo di incontro e di condivisione del jazz più puro e autorevole. Peter Bernstein e Guido Di Leone sono i chitarristi che hanno raccolto l’eredità più preziosa di Jim Hall, facendola propria con personalità e classe. Peter Bernstein, considerato uno dei più importanti chitarristi jazz al mondo, fu scoperto da Jim Hall stesso che di lui disse “uno dei chitarristi più impressionanti che abbia mai ascoltato”, mentre in una lettera indirizzata a Guido Di Leone scrisse “Il tuo disco in trio è stato cambiamento molto gradito, lo adoro!”. La formazione prevede Peter Bernstein e Guido Di Leone alle chitarre, accompagnati da Davide Deidda (poiedrico e virtuoso bassista, collaboratore dei più rinomati musicisti jazz nazionali ed internazionali, plurivincitore del Jazzit Award) al basso e Andy Watson (batterista del trio di Jim Hall dal 1994 al 1996, il quale annovera tra le sue numerose esperienze la partecipazione alla registrazione del disco ‘Dialogues’) alla batteria.

13 febbraio – TEATRO COMUNALE – Nine Below Zero

Tornano a Casalmaggiore una decina di anni dopo la loro ultima apparizione in un concerto pazzesco, straordinario per intensità e passione. I Nine Below Zero sono una pietra miliare della musica. “La cult-band del British Blues, il punto d’incontro tra la grinta del rhythm and blues e la passione del blues, shakerate dall’irruenza del punk, ovvero quella miscela tanto celebrata nel leggendario ‘Live at Marquee’. I Nine Below Zero hanno un suono autentico ed originale, niente trucchi, ed una profonda coscienza delle proprie origini musicali. Dal vivo sono una combinazione quasi letale, che fa grandinare sul pavimento autentico rhythm and blues, con un tale trasporto che spesso gli spettatori fanno ritorno a casa sfiniti come i musicisti. Dennis Greaves, il front-leader della band, canta e suona la chitarra meglio ora che in qualunque altro momento della sua carriera. Dietro di lui una potente sezione ritmica con il figlio Sonny alla batteria e Stefano Dallaporta al basso, e soprattutto l’inconfondibile armonica di Mark Feltham, membro fondatore della band insieme a Dennis”.

Foto Vincenza Leonardi – LaPresse

17 aprile – CINEMA TEATRO ZENITH – Beppe Grillo – Terrapiattista

In un mondo in cui tutti, prima di parlare, controllano su google quello che stanno per dire, Beppe Grillo si lancia in mezzo a chi ha il coraggio di sfidare la realtà, liberando il terrapiattista che è in noi! La cultura, l’informazione, la scienza ci hanno tradito, così come la politica. Tutto è piatto, prevedibile, e allo stesso tempo, incerto, perché qualsiasi forma di potere é detentrice di verità. Solo attraverso il dubbio possiamo davvero essere liberi. Come sarebbe stato il mondo se Beppe Grillo non fosse esistito?

maggio – CINEMA TEATRO ZENITH – Giuseppe Giacobazzi – Noi, mille volti e una bugia

Venticinque anni fatti di avventure ed aneddoti, situazioni ed equivoci, gioie e malinconie, sempre spettatori e protagonisti di un’epoca che viaggia a velocità sempre maggiore. Dove in un lampo si è passati dalla bottega sotto casa alle “app” per acquisti, dal ragù sulla stufa ai robot da cucina programmabili con lo smartphone; il tutto vissuto dall’uomo Andrea e raccontato dal comico Giacobazzi. Come in uno specchio, o meglio come in un ritratto (l’omaggio a Dorian Gray è più che voluto), dove questa volta ad invecchiare è l’uomo e non il ritratto. Sono proprio questi i “NOI” che vediamo riflessi nei nostri mille volti (i rimandi letterari non mancano, dal già citato Wilde a Pirandello, da Orwell a Hornby), convivendo, spesso a fatica con la bugia del compiacerci e del voler piacere a chi ci sta di fronte. “Noi, mille volti e una bugia”, è uno spettacolo che con ironia e semplicità cerca di rispondere ad un domanda: “Dove finisce la maschera e dove inizia l’uomo?”, che poi è il problema di tutti, perché tutti noi conviviamo quotidianamente con una maschera.

Le prevendite di quasi tutti gli spettacoli sono già aperte presso il Caffé Centrale di piazza Garibaldi. Resta da definire la data di Giacobazzi che sarà fissata nei prossimi giorni. Anche Giacobazzi è un gradito ritorno. Franco Frassanito, Marco Bianchi e Giuseppe Romanetti hanno allestito davvero una stagione straordinaria ed unica per Casalmaggiore. Sei spettacoli ad alto impatto, tutti in grado di richiamare gente in città. La competenza e le capacità organizzative pagano sempre. Capacità che Casalmaggiore ha già in casa, senza la necessità di appoggiarsi ad agenzie esterne. “Siamo contenti – ha chiosato Franco Frassanito ieri pomeriggio in conferenza stampa – di aver allestito un’altra stagione di qualità. E siamo contenti che Casalmaggiore offra, nella stagione 2019/2020 un ricco calendario di spettacoli ed iniziative frutto anche dell’impegno dei privati”. Franco Frassanito è consapevole, dopo tanti anni di organizzazione eventi, di non dover dimostrare nulla. Un’altra volta ancora i fatti (e gli artisti coinvolti) parlano per lui.

Nazzareno Condina

 

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