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Viadana, posizioni opposte sul caso ItalGas in consiglio Esordio del segretario Bavutti

"Accantonare e basta, senza investire, per paura di una sentenza non è un modus operandi di amministrare e fare politica che piace a questa giunta" spiega l'assessore Rossi. Ma Perteghella non ci sta e attacca: "Il revisore dei conti infatti ha chiesto di raddoppiare il fondo di garanzia".

VIADANA – E’ stata, quella di venerdì sera a Viadana, la prima uscita ufficiale del nuovo segretario comunale Claudio Bavutti, 56 anni e già sindaco di Moglia dal 2002 al 2012, che sostituisce Marco Cini, passato a Valeggio sul Mincio. Ma è stato soprattutto il consiglio comunale nel quale, dopo un ordine del giorno presentato dal consigliere di “Viadana Democratica” Silvio Perteghella, la giunta ha relazionato sul lodo arbitrale di ItalGas.

Come noto il comune è stato condannato a pagare alla ditta privata 2.5 milioni di euro, sentenza contro la quale l’amministrazione ha presentato ricorso. La spesa lievita, in caso di condanna anche in Appello, del 3% di spese legali per ogni annualità dal 2011 alla data della sentenza. Tornando però al dibattito del consesso di venerdì sera, Silvio Perteghella è andato all’attacco per cercare di capirne di più. “Stando a quanto è emerso – commenta il consigliere di minoranza – l’amministrazione ha finalmente vuotato il sacco: il revisore dei conti infatti ha chiesto di raddoppiare il fondo di garanzia per gli imprevisti, alzandolo da 1 milione e 260mila euro a 2 milioni e 500mila euro, ossia buona parte della cifra che il comune dovrebbe pagare in caso di condanna. Ciò significa che qualcosa che non va c’è, eccome. Inoltre, nel caso in cui il fondo non venga accantonato, per pagare si potrebbe accendere un mutuo, il che però significa bloccare, o comunque mettere in crisi, possibili investimenti. Peraltro mi domando se il ricorso in Appello sia solo un modo per nascondere la polvere sotto il tappeto, facendo pesare sulle spalle di chi verrà dopo questa giunta il salasso: il CTU di Mantova ha dato ragione a ItalGas, sostenendo che la rete gas è proprietà dell’azienda e non del comune e che dunque lo stesso comune deve retribuirla. Con queste basi non vedo come si possa vincere la causa in appello”.

A rispondere è l’assessore ai Lavori Pubblici Franco Rossi. “Come giunta siamo moderatamente tranquilli, e direi anche ottimisti. Abbiamo fatto ricorso perché abbiamo delle motivazioni che ci consentono di avere buone chance di ribaltare la sentenza – spiega l’assessore -. E’ chiaro che, anche per una strategia legale, non conviene svelarle prima del momento del dibattimento. Ciò detto, se il revisore dei conti fosse davvero così preoccupato, allora non avrebbe approvato il bilancio: quello che è stato chiesto è stato, in via prudenziale, di aumentare il fondo, in modo da essere coperti nel caso in cui tutto vada male. Ma è una eventualità che escluderei, perché ho fiducia. Il fatto poi che l’eventuale multa si possa pagare anche con un nuovo mutuo è una notizia positiva per il comune, perché significa che abbiamo un’ulteriore via di fuga, senza bloccare la macchina amministrativa e senza andare verso il default. Accantonare e basta, senza investire, per paura di una sentenza non è un modus operandi di amministrare e fare politica che piace a questa giunta”.

Giovanni Gardani

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